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Gen

In vista del ritorno

Pubblicato giovedì 25 Gennaio 2024 alle 22:35 da Francesco

Mi reputo quasi pronto per partecipare a una nuova maratona e quindi approfitto di questa lieta circostanza per compiacermi di me stesso: non sia mai che io sprechi l’occasione! Dall’inizio di gennaio (e quindi dell’anno) ho corso 356 chilometri a un ritmo medio di 4’07”/km, inoltre negli ultimi undici giorni ho inanellato quattro sessioni produttive: il quindici gennaio una da trenta chilometri al ritmo di 4’14”/km, il diciassette una da trentadue chilometri al ritmo di 4’11”/km, il ventitré una di trenta chilometri al ritmo di 4’02”/km e quest’oggi, venticinque gennaio, un’altra di trenta chilometri al ritmo di 3’59”/km: ovviamente ho fatto anche delle uscite più brevi e più intense al fine di variare le andature per sottopormi ai giusti condizionamenti.
Non mi trovo nella migliore forma atletica di sempre, ma sto molto bene e mi piace la prospettiva di cimentarmi per l’ennesima volta sulla distanza regina. Per me la corsa è una forma di amor proprio e continua a darmi più di quanto io dia a lei, perciò la mia intenzione è di continuare a praticarla finché il corpo me lo consentirà, a prescindere dalle gare, ma la mia età biologica mi consente ancora di migliorare i miei record personali e io voglio provarci perché è un gioco divertente. Forse alla corsa potrei affiancare altre attività non così solipsistiche, ma il mondo è molto complesso e, laddove mi sia possibile, opto per le cose più semplici e autoreferenziali.

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Giu

Chilometraggio mensile: un nuovo record

Pubblicato domenica 30 Giugno 2019 alle 23:29 da Francesco

Nei miei anni efebici ho sempre vissuto giugno come il momento di una ritrovata libertà dall’inutile tedio dell’istruzione obbligatoria. A scuola ho perso tempo e basta, assiso com’ero ad ascoltare rumori di fondo da cui non imparavo nulla. Io ero uno studente svogliato e nei miei insegnanti vedevo spesso reificato il concetto di sinecura, perciò ci completavamo a vicenda. Non ho vissuto attimi fuggenti e nei corridoi non ho mai incontrato Robin Williams (o forse non l’ho riconosciuto).
Or bene, quest’ultimo giugno invece è stato proficuo sotto molteplici aspetti, ma, tra le tante questioni a latere, ho riservato quasi tutto il mio entusiasmo per l’esperimento podistico a cui ho deciso di sottopormi.   
Negli ultimi trenta giorni (di cui ventiquattro consecutivi) ho corso 651 chilometri, 162,5 a settimana, per un totale di 48 ore e 7 minuti, quindi a un passo medio di 4’26” al chilometro. Ho svolto diversi lavori di qualità a ritmi a cui non ero molto abituato (dai 3’30” in giù) e ho ritrovato il piacere di sondare i miei limiti.   
Probabilmente a luglio non riuscirò a ripetermi in quantità, ma intendo mettere in cascina almeno 500 chilometri con maggiore enfasi sulle andature veloci. Questi volumi per me non costituiscono sacrifici in quanto amo correre e mi considero un privilegiato, inoltre so che tutto quello che ho fatto finora mi servirà per quando non potrò più farlo.   
Ad agosto avrò un paio di occasioni per giudicarmi come atleta e come allenatore di me stesso, ma senza scadere in velate ambizioni ipostatiche.
Ormai sono cominciate le grandi manovre e spero di condurle fino alla fine. È previsto anche un rendez-vous con un amico maratoneta che sta recuperando da un incidente di percorso, ma tutto ciò a patto che una morte prematura non mi colga.

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