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Mar

Impressioni letterarie

Pubblicato lunedì 15 Marzo 2010 alle 22:26 da Francesco

A me risulta difficile riassumere con accuratezza ciò che ogni libro mi lascia in dote dopo il raggiungimento e la lettura della sua ultima pagina. Approfitto di questo appunto per annotare le sensazioni diametralmente opposte che ho ricavato da due scritti piuttosto celebri. Il primo è “Morte a credito”. Il romanzo di Céline è crudo, violento, dissoluto e si snoda attraverso una narrazione diretta. Le disavventure del giovane Ferdinand non si prestano ai giri di parole. Trovo grandiosa la caratterizzazione dei personaggi secondari e altrettanto sublime considero il ritmo serrato con il quale emerge la pusillanimità delle figure miserabili che ruotano attorno al protagonista. Nella mia classifica personale “Morte a credito” si colloca tra “Delitto e castigo” (ancor oggi il mio romanzo preferito) e “I fratelli Karamazov”. Ricordo vagamente il Céline di “Viaggio al termine della notte” poiché l’ho letto diversi anni fa, ma tanto in quest’ultimo quanto in “Morte a credito” ravviso un’inquietudine profonda e in certi tratti persino quell’esistenzialismo soffocante che ho imparato a conoscere attraverso le opere pionieristiche di Dostoevskij, tuttavia in Céline c’è anche una forte vena ironica che a mio avviso s’esalta quando viene tracciato il profilo psicologico di Courtial des Pereires. Credo che per un buon libro se ne possa trovare sempre un altro al quale affibbiare un’opinione completamente diversa. “Anime morte” di Gogol’: ecco la nota dolente delle ultime letture. I romanzieri russi prima d’ora non mi avevano mai deluso: oltre a Dostoevskij ho letto anche Tolstoj e Lermontov. Trovo che lo stile di Gogol’ sia impeccabile, tuttavia mi ha annoiato dall’inizio alla fine. Per me la lettura di “Anime morte” è stata una rottura di coglioni, ma con questa espressione popolare non punto a formulare un giudizio oggettivo e sono consapevole dell’importanza letteraria che appartiene all’autore suddetto. Lo scritto non mi è piaciuto affatto: prolisso nella forma e statico nel contenuto, per i miei gusti. Credo che i romanzi figureranno sempre meno tra le mie letture.

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Giu

Corollario simpatetico

Pubblicato lunedì 29 Giugno 2009 alle 12:17 da Francesco

La vita mi esalta in tutti i suoi aspetti. Non ho ancora concluso la mia parabola ascendente. Mi sento in grado di attraversare qualunque evento e non c’è nulla che mi spaventi veramente. Al massimo posso temere in una certa misura il dolore fisico che può precedere la morte, ma non provo alcuna forma di paura verso le altre ramificazioni della vita. A differenza di molti altri sono io che chiedo il pizzo ai demoni di Dostoevskij e non viceversa. Col cazzo che mi lascio ingannare da me stesso e non appunto queste considerazioni per ritenermi superiore a qualcuno; non è una gara, in questo ambito l’agonismo è soltanto un monologo e non vi è posto per la iubris a meno che non si scelga di scadere nel patetismo. Frantumo difficoltà apparenti mentre mi gratto lo scroto e sputo in faccia a ogni portabandiera di falsi drammi. La solfa è sempre la stessa, ma forse è meglio che io la consideri una sinfonia. Non celebro il machismo che maschera insicurezze né l’ostentazione altrettanto ridicola di un atteggiamento superiore, bensì mi attengo a una rappresentazione fedele della leggiadria con la quale plano in mezzo alla mia esistenza. Il reparto dei masochisti è affollato e c’è una lunga fila all’entrata; io invece continuo a farmi tatuare un’indole a forma di aretè sulla personalità. Non penso che per vivere a pieno occorra lasciarsi irretire in complicazioni inutili, ma è pur vero che uno spettacolo senza scenografia non può essere apprezzato da chiunque. Grazie al cielo non mi devo preoccupare di chi sta in terra e posso crogiolarmi nel mio innocuo egoismo. Il modo migliore per concludere questo coagulo volitivo è “Mother” dei Danzig, uno dei miei pezzi preferiti in assoluto che ascolto regolarmente da quando sono ero minorenne: mi chiedo se sia stata una semplice disattenzione o un errore sul quale indagare… (ah ah ah)

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29
Set

New books

Pubblicato sabato 29 Settembre 2007 alle 03:34 da Francesco

Nuovi libri per lo stesso lettore.

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