13
Nov

Qualche piaga d’Egitto

Pubblicato martedì 13 Novembre 2012 alle 15:27 da Francesco

La mia zona è assurta di nuovo alle cronache a causa della forte alluvione che l’ha investita, ma io non ho subito né danni né disagi. Ieri mattina ero sull’Aurelia perché mi stavo recando in quel di Grosseto e all’altezza di Fonteblanda mi sono incolonnato nel traffico. Quando mi sono reso conto che la situazione non si sarebbe risolta presto ho fatto l’unica cosa possibile: ho spento il motore, ho acceso l’autoradio e tramite il cellulare ho messo in sottofondo Keith Jarrett, infine ho preso il mio caro Kindle e mi sono messo a leggere Nietzsche: se avessi avuto anche una tisana al finocchio avrei potuto riprodurre fedelmente qualcuno dei miei tardi pomeriggi. Dopo circa un’ora una poliziotta ha fatto procedere le auto, perciò invece di continuare verso la mia meta ho fatto inversione e sono rincasato prima che l’Albegna esondasse: saggia decisione.
Ho letto e udito commenti prevedibili, impregnati di una stucchevole antropomorfizzazione della natura, come se quest’ultima agisse per ripicca e non vi fosse alcun modo di contenerne i danni. Ci sono persone che hanno subito perdite ingenti, le quali oltre a fare i conti con le tasse, con la crisi economica e la prospettiva di un’autostrada (che infliggerebbe ad alcune di loro il colpo di grazia) probabilmente si ritroveranno in un altro pantano, quello della burocrazia, per mezzo di cui si faranno sentire le sicure assenze dello Stato: vicende analoghe consentono la previsione.

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25
Apr

Autostrada Tirrenica

Pubblicato domenica 25 Aprile 2010 alle 01:27 da Francesco

Nel mio comune c’è stata una tappa fondamentale per l’unificazione d’Italia e tra qualche anno una parte del suo territorio ospiterà una tappa altrettanto indispensabile per la rete autostradale. I costi del progetto saranno a carico dell’ambiente circostante e probabilmente assieme al valore delle case cadranno parecchi vincoli paesaggistici. A seguito di questo scempio qualcuno sarà costretto a cessare la propria attività e alcuni tra i residenti si vedrano costretti a vendere i loro immobili deprezzati. L’impatto ambientale stuprerà uno dei posti più belli d’Italia e un numero ristretto di persone trarrà un vantaggio economico da tutto questo. Il sindaco di Orbetello ricopre anche il ruolo di ministro delle infrastrutture e questo doppio incarico è un conflitto d’interessi che un emendamento di cinque anni fa ha reso legittimo. Il colore politico della dirigenza regionale è diverso da quello del primo cittadino di Orbetello, ma pare che in questa occasione le parti siano disposte a raggiungere un’intesa inconsueta. Non sono un egoista e non penso soltanto al mio orticello. I cantieri per l’autostrada devono essere aperti anche in Maremma, ma la costruzione dell’opera dovrebbe avvenire nel rispetto dell’ambiente e della popolazione locale invece di rendere conto esclusivamente alla ragioneria di Stato. Io sono super partes perché non ho mai votato e non ho intenzione di farlo. D’altronde non credo che con altri amministratori la vicenda avrebbe assunto un altro corso. Io so che nella politica italiana figurano anche persone oneste e immuni agli interessi privati, ma sospetto che queste siano una minoranza e di conseguenza dubito che possano ottenere abbastanza potere in un sistema democratico nel quale il garantismo finisce spesso per essere la scusa e lo scudo per macchinazioni ignobili invece di costituire l’esaltazione della partecipazione collettiva alla cosa pubblica. Oggi ricorre la liberazione d’Italia; ma quando la mia patria si affrancherà dalle mele marce che la vessano senza ritegno alcuno? Mi astengo perché la preferenza elettorale prevede una scelta, ma io quest’ultima non la vedo e nelle azioni dei politici quasi sempre scorgo un’uniformità sgradevole. In Italia vige ancora un sistema feudale e ogni vaniloquio sulla democrazia è destinato a restare tale per molto tempo ancora. In sintesi: vaffanculo, dio cane.

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