3
Ago

Promemoria per la vita futura di uno sconosciuto: seconda parte

Pubblicato domenica 3 Agosto 2008 alle 15:11 da Francesco

Trascorrerai molte ore sedentarie dinanzi a una cattedra, ma non troverai la tua chiave di lettura tra le pagine dei tomi che dovrai sfogliare. Alcuni servi dell’insicurezza ti proporranno i loro insegnamenti, ma gli intenti di questi figuri spesso non avranno nulla a che fare con la divulgazione del sapere e di rado potrai ottenere dalle loro parole più di quanto un qualsiasi essere pensante possa ricavare dalle proprie. In un primo tempo sarai scosso dalle bellezza delle tue conterranee, tuttavia dovrai essere accorto per non cedere agli inviti allettanti della carnalità. Taluni sminuiranno la tua forza di volontà e la confonderanno con un voto di castità, ma non ti dovrai curare del loro giudizio né delle dottrine religiose alle quali costoro assoceranno la tua condotta. In alcuni momenti la lungimiranza potrà sembrare avversa al tuo interesse e non potrai mai sapere se gli sforzi con la quale l’alimenterai saranno ripagati prima dell’avvento della morte. Non dovrai accettare mai le promesse di un futuro paradisiaco e la tua accortezza sarà obbligata a proibirti qualsiasi patto con i creatori delle divinità. Che tu lo voglia o meno vivrai sempre nel presente e potrai cavalcarlo in base alle abilità che svilupperai. Probabilmente non sarai in grado di cambiare le regole dell’assetto sociale della tua epoca, perciò dovrai seguirle nella misura in cui il tuo istinto di conservazione saprà tollerarle. Non dovrai mai essere timorato dell’autorità vigente, ma per difendere la tua coerenza sarai tenuto a non fare una propaganda sovversiva di fronte all’impossibilità di attuare i tuoi propositi. Guarderai le utopie da lontano e lascerai aumentare la distanza tra loro e il tuo cerebro. Annienterai queste parole e ne scriverai altre con la tua personalità futura, altrimenti ciò che rileggerai fino al punto attuale diventerà una declamazione stantia e la stessa sorte toccherà all’oggetto del suo interesse.

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1
Ago

Attività onirica: Bianca

Pubblicato venerdì 1 Agosto 2008 alle 15:45 da Francesco

Il paese era in subbuglio per un evento di cui non ricordo nulla. Le persone sedevano ovunque e alcuni ragazzi si arrampicavano con destrezza sugli alberi o sui cornicioni degli edifici per ottenere un posto dal quale assistere allo spettacolo che tutti attendevano spasmodicamente. Lungo le strade vigeva un’atmosfera irreale e il volgo era ipnotizzato da qualcosa di seducente che avrebbe potuto sedare qualsiasi tipo di sedizione. Io mi trovavo al secondo piano del mio palazzo ed ero immobile nel salotto della mia nonna materna. Davanti a me una bambina dondolava su una vecchia poltrona. La piccola aveva i capelli bruni e indossava un paio di occhiali da vista. Ogni tanto diceva cose prive di senso, ma io non le rispondevo e fissavo con sospetto un piccolo neo che si notava a malapena sul suo mento. D’un tratto un boato proruppe dall’esterno e il clamore della gente provocò un’onda d’urto che investì la stanza. La bambina uscì per aggregarsi alla calca mentre io rimasi al mio posto e tacqui. Chiusi gli occhi e dopo alcuni secondi mi ritrovai in una strada secondaria. Una donna che si spacciava per mia madre chiuse la saracinesca di un negozio e, con lo sguardo intriso di lacrime, mi guardò e mi disse: “La mamma di Bianca si è chiusa in casa!”. Riaprii le palpebre e mi affacciai alla finestra del salotto di mia nonna. Capii chi era Bianca quando vidi una bambina a terra con il cranio fracassato. La piccola era caduta da un’altezza notevole, ma nessuno sapeva dire da quale punto fosse volata nel vuoto. Mi voltai e diedi le spalle al resto del mondo. La morte tremenda di Bianca mi fece pensare alla perdita ipotetica della figlia che non avevo mai avuto. Non ricordo il seguito di questo sogno né l’epilogo della storia, ma suppongo che entrambi abbiano incontrato la loro fine come ogni altra cosa che non sia attribuibile a una qualsiasi forma di eternità.

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