23
Giu

Matteo Mancuso Trio a Terni

Pubblicato mercoledì 23 Giugno 2021 alle 12:42 da Francesco

Se ne avessi la possibilità vivrei tra la Nuova Caledonia e il Giappone, ma finché risiedo in Italia, la quale lotta con il Ruanda nell’indice di percezione della corruzione, cerco di trarne il meglio. È in ragione di questo pragmatismo che ieri sera mi sono recato a Terni per vedere uno dei primi concerti del nuovo trio di Matteo Mancuso, un giovane chitarrista che ha già rivoluzionato l’approccio allo strumento e di cui attualmente non so se esista un parigrado nel resto del mondo. Lo seguo da vari anni, da quando caricava sul suo canale YouTube le cover di pezzi complicatissimi e faceva sembrare tutto facile. Per scattare quest’immagine ho dovuto levare un vecchio biglietto da una cornice economica dell’IKEA, un’incombenza di cui non mi sarei mai fatto carico se non l’avessi ritenuto doveroso.
Oltre ad alcuni suoi inediti (mi è piaciuto molto “Drop D”, un pezzo dal titolo provvisorio), questi tre fenomeni hanno suonato Jeff Beck, Weather Report, Wayne Shorter e soprattutto “Fred” di Allan Holdsworth, del quale Mancuso ha ricordato l’importanza e la recente scomparsa in sordina (io lo vidi nel 2007). Ecco, ieri sera, davanti a quel trio poco più che efebico, mi sono reso conto che per la fusion (e non solo) si sta aprendo un nuovo capito, un salto di qualità. Anni fa pensavo che Guthrie Govan avesse alzato l’asticella al massimo, ora non ne sono più così sicuro.

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23
Mar

Al Di Meola live a Ciampino

Pubblicato sabato 23 Marzo 2019 alle 11:53 da Francesco

Ho aggiunto un altro pezzo da novanta al novero dei grandi chitarristi che ho visto dal vivo, ma per me il concerto di ieri sera non è stato del tutto memorabile.
In quel di Ciampino ho assistito a un’esibizione acustica di Al Di Meola (in trio) che a tratti mi ha proprio frantumato le palle.
La colpa in parte è stata mia perché non mi sono assicurato che egli proponesse il repertorio elettrico, però non posso negare quanto la sola esecuzione di "Mediterranean Sundance" sia valsa il costo del biglietto: quella è storia.
Di Al Di Meola possiedo, adoro e ascolto regolarmente i primi cinque dischi, da "Land Of The Midnight Sun" (il mio prediletto di cui ho sia il CD che il vinile) a "Electric Rendezvous", oltre al leggendario "Friday Night In San Francisco" con McLaughlin e Paco De Lucia, però non riesco proprio a digerire le sue cose più orientate verso la world music: probabilmente è un mio limite e non cerco di superarlo fingendomi un intenditore.
Cosa fatta capo ha. Lo andrei a rivedere soltanto se si presentasse come quando suonava "The Wizard", ma gli anni passano e beata fusion che si fugge tuttavia.

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4
Nov

Tony MacAlpine al CrossRoads di Roma

Pubblicato domenica 4 Novembre 2018 alle 19:58 da Francesco

Ieri sera ho avuto il privilegio di ascoltare dal vivo Tony MacAlpine al CrossRoads di Roma e per la terza volta nelle mie peregrinazioni concertistiche ho ritrovato Stu Hamm al basso: già la sola presenza di quest’ultimo giustifica sempre il costo d’ingresso. Forte anche il gruppo di apertura, gli Ert15: di norma il funk mi annoia oltremodo, ma ieri mi è stato proposto con i dovuti virtuosismi e devo ammettere che tale commistione mi ha esaltato oltre ogni più rosea aspettativa.
Nel corso degli anni mi sono ritrovato di fronte vari virtuosi delle sei (o sette) corde e mi sono piaciuti quasi tutti allo stesso modo per ragioni diverse, ma la performance di MacAlpine e soci la colloco comunque fra le migliori. Tanto gusto oltre a tanta tecnica.
Di bei concerti ne ho molti alle spalle, ma tra le sole esibizioni di grandi chitarristi ricordo in particolare quelle di Allan Holdsworth (per me la più memorabile), John McLaughlin, Frank Gambale, Guthrie Govan (tre volte), Greg Howe, Vinnie Moore, Mike Stern, Kiko Loureiro, Andy Timmons, Neil Zaza, Ralph Towner.
Ringrazio S. V. per le foto. Quella con Stu Hamm l’ho messa direttamente nell’album di famiglia, infatti ne ho fatte più con lui che con il parentado tutto.

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20
Nov

Frank Gambale a Roma

Pubblicato sabato 20 Novembre 2010 alle 19:34 da Francesco

Giovedì, a dieci anni di distanza dal mio primo ascolto di “Coming To Your Senses”, sono riuscito a vedere Frank Gambale dal vivo al Crossoroads Club di Roma. Per la data capitolina il basso è stato affidato a Stu Hamm e non avrei davvero potuto chiedere di più! Gambale ha eseguito vari pezzi dal primo album che ho citato e alcune tracce del GHS, ovvero il progetto che porta l’iniziale di Gambale, Hamm e Smith; al posto di quest’ultimo durante il concerto ha suonato Joel Taylor alla batteria. Al momento, sulla Terra, non so chi possa offrire di meglio nell’ambito del jazz fusion.

Ad un tratto dagli amplificatori è uscita la voce soave di uno speaker di Radio Vaticana (o un’emittente del genere), ma questa interferenza ha dato vita a dei siparietti ironici di cui per altro Gambale si è reso protagonista per tutta la serata: battute e virtuosismi. Se riuscissi a rivederlo con il gruppo di Chick Corea poi la mia anima inesistente potrebbe riposare in pace. Finalmente posso dire d’aver visto dal vivo i miei tre chitarristi preferiti: Frank Gambale, Allan Holdsworth e John McLaughlin.

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