6
Giu

Sei giugno

Pubblicato venerdì 6 Giugno 2008 alle 14:44 da Francesco

Oggi compio ventiquattro anni e ne sono contento. Mi trovo in perfetta sintonia con la mia età e sono soddisfatto di quanto ho ottenuto finora nella mia vita, tuttavia capisco che a uno sguardo estraneo il mio raccolto esistenziale possa sembrare esiguo. Sono a mio agio in mezzo al tempo e per quanto io mi sforzi non riesco a immaginare qualcosa che possa turbarmi seriamente. Spero che la mia serenità non venga mai messa alla prova da un incidente grave né da una malattia incurabile, ma sono pronto a fronteggiare queste evenienze lugubri. Cerco di guardare la realtà da una prospettiva asettica e quanto scorgo dalla feritoia del mio cerebro mi consente di riflettere adeguatamente su ogni cosa che mi riguardi. Non bramo una rivelazione inimmaginabile e riesco a dormire bene senza badare alle forme illusorie di una verità presunta. Il mio benessere è impagabile e proviene da una sforzo costante grazie al quale sono in grado di tenermi in equilibrio sopra gli eventi che transitano a distanze e velocità diverse nei pressi della mia sfera personale. Impongo a me stesso ciò che voglio e questa dittatura benevola mi guida verso quella parte del futuro che appare puntualmente dopo ogni battito fugace del presente. Ci sono cose che non conosco e probabilmente alcune di esse non le conoscerò mai, ma preferisco annoverare un’esperienza in meno nel mio bagaglio esistenziale piuttosto che viverla forzatamente per accontentare la curiosità. Ventiquattro anni sono pochi e ne voglio di più, ma non ho fretta e posso aspettare. Credo che la vita sia più bella di quanto l’indolenza disfattista della pigrizia interiore faccia pensare. Il mio respiro perdura ed è alimentato da una forza adamantina che non si lascia connotare per ringalluzzire la vanità intellettuale. Happy birthday to me.

Parole chiave: , ,

Categorie: Intimità, Parole |