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Piove sul bagnato

Pubblicato giovedì 22 Febbraio 2007 alle 14:10 da Francesco

Da alcuni giorni ho iniziato lo studio autodidattico del giapponese. Ho imparato i primi quindici caratteri dell’hiragana, uno dei sillabari nipponici. Ho intenzione di ritornare a Tokyo prima della fine dell’anno e spero di riuscirci durante l’estate. Mi sento bene e la nuova colorazione della mia stanza ha un effetto positivo sul mio mood. Adesso le pareti della mia camera sono rosse e riflettono ottimamente la luce del sole. Ieri ho ripreso a pedalare e sono andato a fare in culo fino alla strada panoramica di Porto Ercole. Oggi domerò di nuovo la mia bicicletta e mi recherò in qualche zona remota del mio comune. Tra uno sbadiglio e l’altro ho notato che il governo di centrosinistra rischia di durare quanto il mio interesse per il punk e per le sue derive. Qualora l’Italia dovesse tornare alle urne mi asterrò nuovamente. Sia il centrodestra che il centrosinistra sono condizionati dalle ingerenze del Vaticano e le piccole minoranze veramente laiche che si trovano nella politica italiana non possono fare nulla contro l’invisibile teocrazia del cattolicesimo. Il mio voto non serve. Che Ruini scelga da solo i suoi burattini. Al momento credo che il qualunquismo sia la migliore condotta che un italiano possa adottare nei confronti della classe politica. Sono un ragazzo mantenuto e viziato, per le mia condizione sociale è indifferente che al potere ci sia uno schieramento o l’altro, ma rabbrividisco al pensiero della disillusione degli italiani meno abbienti ed evito di disquisirne per non cadere nel populismo.

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