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Folate d’improvvisazione

Un mistico implora disperatamente il suo dio affinché chieda alla verità di sottotitolare il pensiero di ogni essere umano per ingrandire lo scheletro della comprensione. Alcune lanterne illuminano una festa serale che si svolge di fronte a una spiaggia quasi deserta e un pescatore ne osserva compiaciuto le esplosioni di allegria mentre si dirige a casa. Sul globo terrestre si trovano prove inconfutabili che consacrano continuamente l’egemonia del malessere, ma in alcuni anfratti del pianeta gli eventi si avvicendano rigogliosamente. Uno stormo di aeroplanini di carta sorvola l’oceano Atlantico e un bambino sorridente lo osserva dal finestrino di un aereo che precipita. I bagagliai di certe auto trasportano sostanze infette lungo le arterie metropolitane. Sguardi innocenti e proposte di natura opposta salgono e scendono come il Nikkei. Un personaggio strambo sottoscrive un’assicurazione sulla sua morte. Egli riceverà un indennizzo qualora qualcuno lo riportasse in vita in questo mondo di ladri e di negromanti. Un affittacamere dà la chiave di una camera a gas a un giovane ebreo che studia storia e cede la chiave di una camera iperbarica a un medico senzatetto. Il tempo è uno strozzino che incassa i ricordi e dà felicità a credito, ma certi spacconi con il sorriso stampato perennemente sul volto riescono a fregarlo e sono loro gli eroi anonimi di un mondo assuefatto a forme poco incisive di benessere. Una giornata nuvolosa e ventosa può essere più illuminante di ogni apparizione solare.

Francesco

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