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Vizio di forma in un cielo grigio

Ieri, nel tardo pomeriggio, mi sentivo stanco e svogliato per degli impegni improvvisi che mi avevano colto nelle ore precedenti, ma alla fine, verso l’ora dell’imbrunire e in ragione della mia autodisciplina, ho deciso di allenarmi lo stesso. La giornata era ventosa e plumbea, tutt’altro che invitante o consolatoria, però appena ho avuto modo di perdermi con lo sguardo verso settentrione mi sono sentito rinvigorito e sono stato pervaso da un’energia intensa che si è irradiata in tutto il mio essere. Mi è bastato vedere in lontananza uno squarcio di cielo terso affinché al mio interno, senza la mediazione della volontà né di chi ne fa le veci, s’innescasse una strana forma d’entusiasmo con un rapido effetto a catena.
A tutta prima quella circostanza si è rivelata benefica e l’ho sfruttata per svolgere una buona prestazione, ma qualche ora dopo ci ho ripensato e non me ne sono compiaciuto. Poco importa che il condizionamento sia positivo o negativo, difatti è esso in quanto tale a costituire un problema benché talora possa sembrare un fortuito ausilio. Non avrei avuto nulla da ridire su quest’episodio se mi fossi limitato ad apprezzare un’apertura di luce tra le nubi del crepuscolo, ma quella visione ha rivoluzionato il mio stato d’animo in un istante e ha quindi dimostrato un potere che io non voglio accordare così facilmente a tali dinamiche.
Non posso controllare ogni singola influenza e se ci provassi le altre passerebbero in secondo piano perché le riassumerei nella costante illusione di sottometterle tutte al mio dominio, ma di sicuro ho modo di assurgere a un grado ancora più alto di controllo e consapevolezza per contenere quelle situazioni in cui, in misura variabile, posso trovarmi alla mercé di dettagli apparentemente secondari. Innumerevoli e mimetizzati tra le molteplici inezie della quotidianità, i condizionamenti assumono forme, modi e schemi di difficile catalogazione, ma io credo che la banalità di tutto ciò a livello concettuale sia inversamente proporzionale rispetto alla difficoltà di tenerne conto nella vita pratica.

Francesco

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