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Due mesi di allenamenti

Goodbye July. La Federal Reserve è stata clemente verso le mie posizioni ribassiste e di ciò le sono grato (per una volta preferisco Powell a Trump), invece io resto sempre caustico nei riguardi di quelle ontologiche.
Oggi pomeriggio ho provato a spingere 10 chilometri e mi sono venuti a una media di 3’29”: 34’54” è risultato il tempo finale secondo il mio GPS. Poi ne ho corsi altri 5,6 di defaticamento a 4’43”. Per me è stata una prova significativa in quanto l’ho svolta a ventiquattro ore di distanza da un lungo di 32 chilometri che ho corso ieri sera a 4’01” di media, con gli ultimi 5 chilometri più veloci dei precedenti: 3’45”, 3’48”, 3’52”, 3’50”, 3’39”:
https://www.strava.com/activities/2576694131
Negli ultimi 61 giorni ho corso 1235,9 chilometri (651,3 a giugno, 584,6 a luglio) in 91 ore e 18 minuti, quindi a un’andatura media di 4’26” al chilometro: il dislivello totale è stato di 7510 metri.
Alla fine la lontananza dalle gare mi ha fatto soltanto bene, ma voglio tornare a misurarmi sulla distanza regina al di fuori dei patri confini. In questi due mesi mi sono divertito parecchio, ho giocato con la mia velocità di punta e l’ho migliorata, ho anche capito che sono ancora lontano dal mio limite genetico, ma come sempre il responso finale spetta alla strada e le prestazioni (o le smargiassate) su Strava contano nella misura in cui portino a dei risultati omologati.
Probabilmente non riuscirò a raccogliere subito i frutti di questi volumi e intensità, anzi, non do neanche per scontato di farcela, ma di sicuro mi divertirò a provarci: vediamo questo figlio di puttana che riesce a fare.

Francesco

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