Un paio di mesi fa nella mia stanza rossa ho terminato le registrazioni di un album ambient e la sua realizzazione mi ha divertito molto, ma non so se oltre a me qualcun altro possa gradirlo. Ho realizzato questo progetto sotto lo pseudonimo di Izdubar e anche nel video sottostante i riferimento al Libro rosso di Jung sono molteplici, difatti è proprio la ripetuta lettura di questo volume che mi ha fornito l’ispirazione: per altro non escludo che questo insieme di suoni sia un esercizio di immaginazione attiva.
Poiché non ho un séguito io devo rendere conto solamente al mio gusto e quindi faccio quello che più mi aggrada, però se ne fossi capace proverei sempre a compiacere un mio improbabile pubblico. Il solipsismo offre il comodo sollevamento dalle responsabilità verso terzi, corrobora l’autoreferenzialità e fa venire meno il concetto stesso di feedback, ma non produce altra vanità né appartenenza che non siano quelle endogene: tutto sommato per me è conveniente.
Chissà come fu il buio a cui si opposero i primi fuochi, quando i giovani…
Mi ha sempre disgustato il puzzo di fumo e per evitarlo mi sono precluso occasioni…
Era da marzo dello scorso anno che non riuscivo a serbare memoria d'un sogno, o…
Con un segno di comando ristabilisco un punto d'equilibrio. Non v'è in me prossimità alcuna:…
Non amo i visi lunghi nel duplice significato dell'espressione e anche a quest'ultima mi riferisco…