Archivio onirico: sogno n° 27

La scorsa notte ho sognato di entrare in una specie di arena che aveva una pavimentazione a scacchi e là ero atteso da un leone. Il felino mi ha detto qualcosa che non ricordo e subito dopo ci siamo scontrati; io ho avuto la meglio, ma appena l'ho ucciso ho provato un senso di pietà.

Il leone rappresenta emozioni e sentimenti latenti che non trovano spazio nella mia realtà e di conseguenza ho ragione di credere che il mio scontro con l'animale in realtà sia uno scontro tra l'Io e l'inconscio. V'è un fil rouge che lega questo sogno ai precedenti, ovvero la solita solfa che mi vede inadempiente verso le istanze dei miei recessi più reconditi.
In altre parole l'inconscio tuona contro la mia pressoché totale assenza di affetti e io non nego quanto ciò sia vero, però allo stesso tempo non posso farci nulla e cerco quindi di condurre al meglio la mia esistenza. Suppongo che sogni del genere siano destinati ad accompagnarmi per lungo tempo, come uno di quei film natalizi che compaiono puntualmente in televisione.

Francesco

Recent Posts

È andata via la luce

Chissà come fu il buio a cui si opposero i primi fuochi, quando i giovani…

2 giorni ago

Un bellissimo miraggio

Mi ha sempre disgustato il puzzo di fumo e per evitarlo mi sono precluso occasioni…

3 settimane ago

Archivio onirico: sogno n° 35

Era da marzo dello scorso anno che non riuscivo a serbare memoria d'un sogno, o…

4 settimane ago

Mi scrivo

Arrivo spesso a un punto morto e non ne ho alcuno di riferimento, ma riesco…

4 settimane ago

Nel risveglio e nel sonno (o viceversa)

Con un segno di comando ristabilisco un punto d'equilibrio. Non v'è in me prossimità alcuna:…

1 mese ago

Remoti luoghi, pensieri prossimi

Non amo i visi lunghi nel duplice significato dell'espressione e anche a quest'ultima mi riferisco…

1 mese ago