Da un’isola all’altra, di ritorno da me stesso

Su quest’isola ho ritrovato me stesso e non mi aspettavo davvero una riuscita così vivificante. Supponevo che il mio soggiorno avesse tutt’al più le possibilità di trasformarsi in un diversivo temporaneo dopo un periodo di smarrimento, ma la sua reale portata ha superato ogni mia più rosea aspettativa. Ho una buona stella, di questo ormai sono certo, però sono anche bravo ad approfittarne e mi riconosco tale merito perché non voglio fare un torto alla verità.
Prima di tornare a Kamuela, su Big Island, precisamente il penultimo giorno che ho trascorso a Honolulu, mi sono recato presso una libreria di Barnes & Noble per trovare qualcosa da impilare tra i libri che mi rimangono da leggere: alla fine il campo delle mie ricerche si è ristretto ad un piccolo settore di filosofia. Ho comprato un libro dedicato a Diogene di Sinope per regalarlo a chi mi sta ospitando; per me invece ho acquistato un saggio intitolato “Wisdom, from philosophy to neuroscience”. Ad un certo punto, mentre sfogliavo il testo per decidere se  portarlo alla cassa o meno, il mio sguardo si è fermato su un passaggio il cui contenuto qualche giorno addietro era stato oggetto di una mia riflessione: l’ennesima coincidenza dello straordinario viaggio di cui sono ancora protagonista. Prima d’incorrere in codesto scritto avevo ragionato in termini leggermente diversi sulla differenza che intercorre tra intelligenza e conoscenza, però questa si sovrappone altrettanto bene nel passaggio che cito di seguito, dove i termini della distinzione sono intelligenza e saggezza.

”The function of intelligence is characterized as focusing on questions of how to do and accomplish necessary life-supporting tasks; the function of wisdom is characterized as provoking the individual to consider the consequences of his actions both to self and their effects on others. Wisdom, therefore, evokes questions of should one pursue a particular course of action”.

 

Al mio ritorno ho avuto modo di conoscere altre persone e una sera mi sono intrattenuto per quattro ore con un italiano in quel di Kona. Sono stato a due feste diametralmente opposte e così ho appreso le differenti accezioni che il termine party può acquisire. Ho persino partecipato ad una partita di ultimate frisbee, uno sport di cui ignoravo le regole nonché l’esistenza, però si è rivelata un’esperienza divertente.
Il video in calce si riferisce prevalentemente al periodo che ho speso sull’isola di Oahu e quindi ai quattro giorni in cui sono stato a Honolulu.

Francesco

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