Categories: Parole

Nato il sei giugno

Ieri ho compiuto trent’anni a settanta esatti dallo sbarco in Normandia e mi sento più giovane di quando ne avevo venti perché oggi sono più forte e più sereno rispetto ad allora.
Non so quanto mi resti da vivere, ma conto di scoprirlo in un biscotto della fortuna la prossima volta che andrò a mangiare in qualche bettola cinese. Se mi guardo indietro non vedo nessuna traccia di nostalgia, nessuna età dell’oro e niente che possa mettere i bastoni tra le ruote del mio presente. Ho corso migliaia di chilometri e mi sono lasciato alle spalle molte cose senza che di nulla abbia mai avvertito una reale vicinanza. Credo che il bello debba ancora venire, tuttavia non so davvero cosa possa riservarmi il futuro. Tra altre tre decadi potrei ritrovarmi a rimandare ancora una volta il momento di tirare le somme, o il prossimo anno potrei essere a tu per tu con una malattia incurabile e allora ne approfitterei per stringere amicizia con le cellule impazzite. Quanta inquietudine e superstizione aleggia ovunque il passaggio del tempo sia recepito come una condanna invece che come un atto di clemenza: le idee non mi spaventano.
Ho ancora il primo bacio da scoccare e spero di farlo in modo autentico, tuttavia lo conserverei volentieri qualora avessi la garanzia di poterlo dare in un’eventuale aldilà ad Afrodite, ad una valchiria oppure ad una ninfa (Calipso su tutte!) in visita di cortesia alle divinità ctonie.
Forse in questi miei primi trent’anni la sublimazione è stato il mio più grande successo perché è da quest’ultima che hanno proliferato le mie parti migliori. Ho tramutato la verginità in una forza virile e non mi sono negato nulla che non valesse la pena d’evitare: certe privazioni mi hanno dato più di quanto avrei potuto trarre dal loro esatto opposto. Alchimia, nient’altro che alchimia. Comunque, chi non abbia mai perso tempo appresso a Jung può vederci quello che vuole, come in una macchia di Rorschach.

Francesco

Recent Posts

La stagione delle piogge

Funesti e ottobrini all'esterno, finora i giorni del corrente mese hanno invece irradiato la mia…

5 giorni ago

Lettere morte

Le parole al vento non volano nei giorni in cui a spirare sono soltanto i…

3 settimane ago

Immune tra le dune

Se dimorassi al settimo cielo riuscirei a vedere le lunghe gittate dei missili balistici? Non…

1 mese ago

Belphegor e Malevolent Creation al Traffic Club di Roma

Venerdì mi sono recato a Roma per vedere dal vivo i Belphegor e quello che…

1 mese ago

Gioco e realtà di Donald Winnicott

Che bello non avere figli: si tratta di un grande sollievo esistenzialistico e di un…

2 mesi ago

Buon appetito

Le parole non pesano molto, ma io rinuncio a lanciarle dove non possono arrivare e…

2 mesi ago