Ormai l’inizio calendaristico dell’estate è vicino benché il clima si sia già insediato in questi ultimi battiti di primavera. Per me si prospetta un’altra stagione calda e solitaria, ma non ne faccio un dramma. Spero che nei prossimi mesi alcune cose vadano bene cosicché possa ricavare denaro a sufficienza per permettermi di viaggiare anche l’inverno venturo. Non ho ancora pensato alla possibile destinazione della mia prossima partenza, però credo che risponderà a caratteristiche precise: caldo tropicale e amache dondolanti.
Non ottengo riscontri anche se tengo aperte le finestre della mente, perciò vago nel globo come un numero dispari. Ho un rapporto sereno con me, ma ho sempre desiderato averne uno simile con un’altra persona e forse un giorno delle circostanze fortuite mi permetteranno di costruirlo. Oggi come ieri m’accompagno a ridosso del presente e ne soleggio i punti bui, sempre eccessivi.
Chissà come fu il buio a cui si opposero i primi fuochi, quando i giovani…
Mi ha sempre disgustato il puzzo di fumo e per evitarlo mi sono precluso occasioni…
Era da marzo dello scorso anno che non riuscivo a serbare memoria d'un sogno, o…
Con un segno di comando ristabilisco un punto d'equilibrio. Non v'è in me prossimità alcuna:…
Non amo i visi lunghi nel duplice significato dell'espressione e anche a quest'ultima mi riferisco…