Nel mio microcosmo nulla si avvicina e nulla si allontana. Sollevo il capo e volgo lo sguardo verso il cielo ogniqualvolta si presenti l’occasione di assistere al rapido passaggio di un aereo o di un elicottero. Ogni tanto il silenzio mi avvolge, tuttavia non mi stritola mai e difatti tra le sue spire riesco a respirare benissimo. Qualcuno non è in grado di guardare nel proprio futuro, ma questa incapacità non dipende dalla scarsa dimestichezza con le arti divinatorie ed è semplicemente la mancanza di un avvenire che talvolta nega qualsiasi visione al di là del presente.
A me piace essere sincronizzato con il divenire. Non posso produrre nostalgia perché non ho la materia prima e non intendo importarla né introiettarla. Agli alberi, oltre all’anidride carbonica, io consegno anche il surplus d’amor proprio che ancora non ho modo di convertire in attenzioni e riguardi verso chicchessia. Ci sono stati emotivi nei quali non ho mai sconfinato e ora come ora al loro interno sarei un clandestino. Dubito che sia sufficiente sommare le affinità e sottrarre le differenze per capire se certi risultati siano positivi o meno, ma io in ogni caso non mi pongo il problema perché non riduco certe dinamiche all’aritmetica né tanto meno ad eventuali aritmie.
Chissà come fu il buio a cui si opposero i primi fuochi, quando i giovani…
Mi ha sempre disgustato il puzzo di fumo e per evitarlo mi sono precluso occasioni…
Era da marzo dello scorso anno che non riuscivo a serbare memoria d'un sogno, o…
Con un segno di comando ristabilisco un punto d'equilibrio. Non v'è in me prossimità alcuna:…
Non amo i visi lunghi nel duplice significato dell'espressione e anche a quest'ultima mi riferisco…