Categories: MusicaParoleVideo

For those who fight alone vol. 2

La seconda compilation dedicata all’allenamento pesistico l’ho realizzata all’insegna del death metal (con un pizzico di black metal) e ho scelto pezzi più o meno leggendari per creare un mix efficace ai fini del workout. Ovviamente questa raccolta non si presta a quelle orecchie che siano abituate alle canzoncine ribelli e falsamente impegnate, tanto care alla radiofonia italiana e alla mafia discografica. Dunque, il pezzo più alto di questa compilation per me è “Bite the Pain” dei Death in cui il songwriting e la voce dello scomparso Schuldiner riescono ancora a provocarmi un certo formicolio dietro la schiena (in realtà tutto “The Sound of Perseverance” mi fa questo effetto). Un altro pezzo celebre è quello degli At The Gates e, mutatis mutandis, anche “Absence of War” degli Impaled Nazarene è un cult.  Ho chiuso la raccolta con la cover di “The Final Countdown” degli Europe a opera dei Norther che in veste death metal riesce nell’arduo e duplice compito di non imbarazzarmi e di galvanizzarmi. Qualche parola in più però la devo spendere sugli Arch Enemy e in particolare sulla voce femminile del gruppo.
Penso che a molti capiti di identificare per gioco e con un po’ di spensierata leggerezza il partner dei propri sogni in un personaggio più o meno noto e per quanto mi riguarda è Angela Gossow la mia donna ideale. Costei, bionda, giunonica e teutonica valchiria, ha una tecnica vocale che molti dei suoi colleghi maschi si sognano e il suo growl si sposa perfettamente con i virtuosismi dei fratelli Amott, inoltre dalle interviste traspare una persona ironica e con una voce naturale che adoro oltremodo.  Lei nel ritornello di “Nemesis” mi manda in estasi; cazzo, una cosa assurda, esaltazione massima.  Altre cantanti hanno provato a seguire le sue orme, ma per adesso non c’è nessuna che mi entusiasmi altrettanto. Quando ascolto gli Arch Enemy e penso alla figura che sprigiona la potenza di quelle grandiose linee vocali, io riesco a caricarmi. Un po’ di tempo fa, altrove, scrissi ironicamente: “Se dev’essere, allora sia almeno una come la Gossow, sennò non ne vale la pena”. Questa per me è la tanto amata kalokagathia. Comunque negli Arch Enemy adoro tutto: dalla parte ritmica agli assoli. Una band stellare per i miei gusti.

  1. Arch Enemy – The Day You Died
  2. Arch Enemy – Nemesis
  3. At The Gates – Blinded By Fear
  4. Death – Bite the Pain
  5. Eluveitie – Inis Mona
  6. Immortal – In My Kingdom Cold
  7. Impaled Nazarene – Absence of War
  8. Into Eternity – Severe Emotional Distress
  9. Into Eternity – Suspension of Disbelief
  10. Into Eternity – Out
  11. Nightrage – Reconcile
  12. Nightrage – Spiral
  13. Nightrage – Spiritual Impulse
  14. Norther – Final Countdown (Europe cover)
Francesco

Recent Posts

È andata via la luce

Chissà come fu il buio a cui si opposero i primi fuochi, quando i giovani…

2 giorni ago

Un bellissimo miraggio

Mi ha sempre disgustato il puzzo di fumo e per evitarlo mi sono precluso occasioni…

3 settimane ago

Archivio onirico: sogno n° 35

Era da marzo dello scorso anno che non riuscivo a serbare memoria d'un sogno, o…

4 settimane ago

Mi scrivo

Arrivo spesso a un punto morto e non ne ho alcuno di riferimento, ma riesco…

4 settimane ago

Nel risveglio e nel sonno (o viceversa)

Con un segno di comando ristabilisco un punto d'equilibrio. Non v'è in me prossimità alcuna:…

1 mese ago

Remoti luoghi, pensieri prossimi

Non amo i visi lunghi nel duplice significato dell'espressione e anche a quest'ultima mi riferisco…

1 mese ago