Il mio ginocchio destro non mi consente ancora di riprendere a correre per venti chilometri, tuttavia adesso posso pedalare e sostenere tranquillamente le partite di calcio a cinque. Ieri sono tornato in sella alla mia mountain bike dopo un lungo periodo di lontananza dalla bicicletta e ho percorso una quarantina di chilometri con un ritmo blando per ricominciare a riabituare i muscoli a determinati movimenti. Nei giorni scorsi ho pensato di passare a una bici da corsa, ma i miei itinerari prevedono sempre un po’ di sterrato e dunque ho accantonato l’idea. Quest’oggi il maltempo non mi ha permesso di uscire in mountain bike e stamane mi sono recato a due casting per fare la comparsa in una produzione televisiva e in una produzione cinematografica di dubbia qualità. Durante il primo provino mi è stato chiesto di recitare la parte di un tossico e ho dovuto dire due battute piuttosto scadenti, a mio avviso. Quando mi è stato chiesto se avessi già avuto esperienze nel campo della recitazione io più o meno ho risposto in questo modo: «In seconda media ho interpretato controvoglia il ruolo del doge ne “Il mercante di Venezia”». Sono interessato alle piccole somme di denaro che potrei intascare con qualche comparsata e non ho alcuna velleità artistica. Durante il primo casting ho conosciuto due sessantenni simpatici di Viterbo che ho portato con me al secondo provino di cui loro non sapevano nulla. I due vegliardi hanno iniziato a fare le comparse circa cinque anni fa e durante il viaggio in auto mi hanno raccontato aneddoti divertenti in merito alle produzioni a cui loro hanno partecipato. Probabilmente non riceverò una chiamata per presentarmi su uno dei set, ma almeno ho fatto un tentativo e non escludo di farne altri.
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