Categories: Parole

A piede libero

Ieri mattina sono andato a correre lungo un percorso pianeggiante che fino a qualche mese fa affrontavo esclusivamente in bicicletta. Durante il mio tragitto ho compiuto una deviazione e ho raggiunto un tratto di spiaggia per contemplare la bellezza pluridecorata del mare invernale, ma sono rimasto soltanto qualche minuto di fronte a quella vastità liquida e prima di andarmene ho visto due persone: un uomo anziano che correva blandamente nei presi della battigia e un suo simile altrettanto senescente che camminava nella direzione opposta. Ho indugiato un po’ su una duna litoranea e ho assunto una posa napoleonica mentre il vento derideva la mia esaltazione ingiuistificata a forza di folate. Come sempre ho accompagnato la mia attività fisica con della musica adeguata: durante la corsa ho ascoltato un paio di album power metal e puntualmente ho approfittato dei loro impulsi sostenuti per attenuare la percezione della fatica. Tra una falcata e l’altra ho iniziato a pensare cose surreali che non sono riuscito a ricordare: probabilmente la doccia ha lavato anche la parte più recente della mia memoria.

Francesco

Recent Posts

Sottrarre dal nulla e aggiungerlo a se stesso

Nell'atto stesso di scrivere mi sembra che io lasci cadere altrove quanto di fondamentale non…

4 giorni ago

Tertium non datur

Il signor Macron lascia intendere che l'invio di truppe in Ucraina non sia da escludere…

2 settimane ago

Le intenzioni e la loro negazione

In questo primo giorno di maggio ho udito il rumore della pioggia e mi sono…

2 settimane ago

Senza controindicazioni

Certe volte ho la sensazione che io debba prendere l'iniziativa, ma in simili occasioni preferisco…

3 settimane ago

Sisifo e broccoli

Sono seduto nella mia stanza rossa, ho quasi quarant'anni, è primavera e il vento spira…

4 settimane ago

L’esperienza del bianco

Come chiunque altro sono legato alla morte da quando sono stato concepito, ma è solo…

1 mese ago