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Ovvietà grottesche

Un ex detenuto è finalmente a piede libero e con un piede nella fossa. I colori tenui di una giornata nuvolosa abbagliano i suoi occhi. È riuscito a pagare il suo debito con la giustizia, ma gli resta ancora da scontare l’ergastolo di un’esistenza misera. Un uomo apprende la notizia della morte della madre mentre si trova in Messico e per lo shock incomincia a passeggiare come un’anima penitente tra due file parallele di sombreri che osservano la siesta. Un prete recita la messa domenicale prima di lanciarsi in un sermone contro l’adulterio, ma tra un vaneggiamento biblico e l’altro dà occhiate fugaci alla moglie di un suo parrocchiano con la quale è solito appartarsi nottetempo nella sagrestia. Nei bagni del Palazzo di Vetro si riflettono i vizi segreti di alcuni tossicodipendenti che ricoprono cariche di potere. Nel cuore dell’Africa i capi tribali di due fazioni nemiche rompono il loro patto di non aggressione ed evocano le risate anamnestiche di Ribentropp e Molotov. Un poeta di strada scrive elegie funebri e le consegna a coloro che si vanno a suicidare dal ponte sotto il quale vive da decenni. Un neurochirurgo e uno scienziato sono stati radiati dai rispettivi albi e hanno deciso di unire le loro conoscenze per creare patologie artificiali. In un paese dell’Est la negligenza indossa gli abiti di un pittore e crea un acquarello radioattivo con i colori delle esplosioni di quattro reattori nucleari.

Francesco

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