Le mie giornate trascorrono quietamente tra il diletto della lettura e l’allenamento del corpo. Ogni tanto qualcuno mi saluta e io ricambio, o viceversa. Mi affatico e mi riposo per dare una forma gradevole al tempo che ho a mia disposizione. Bevo almeno due litri d’acqua al giorno e piscio parecchio. Frequento il silenzio urbano della notte per abitudine e quando cammino da solo lungo le strade buie del mio comune mi sembra di esplorare una città fantasma. Ho iniziato a lavorare sul mio reportage coreano, ma sono ancora lontano dal completamento del suo montaggio a causa della mia scrematura oculata: finora ho ricavato nove minuti dalla prima ora di riprese. Ho quasi terminato di leggere “L’evoluzione Creatrice” di Henri Bergson e ho già scelto le mie letture future. La scorsa notte ho ordinato “I Fratelli Karamazov” di Dostoevskij del quale ho già letto diverse opere: “Delitto & Castigo”, “I Demoni”, “Memorie dal Sottosuolo” e “L’idiota”. Ho seguito il consiglio che il professore Sands mi ha dato a Seoul e ho ordinato “A Soldier of the Great War”, un libro di Mark Helprin che è non è ancora stato tradotto in italiano: ne approfitterò per perfezionare il mio inglese.
Chissà come fu il buio a cui si opposero i primi fuochi, quando i giovani…
Mi ha sempre disgustato il puzzo di fumo e per evitarlo mi sono precluso occasioni…
Era da marzo dello scorso anno che non riuscivo a serbare memoria d'un sogno, o…
Con un segno di comando ristabilisco un punto d'equilibrio. Non v'è in me prossimità alcuna:…
Non amo i visi lunghi nel duplice significato dell'espressione e anche a quest'ultima mi riferisco…