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La prassi della consuetudine

I fiori d’arancio cadono sulle carte per i divorzi, i drammi precipitano dai balconi, le speranze retrograde dei genitori si piegano di fronte all’anticonformismo convenzionale dei figli, i fiocchi blu e rosa sbocciano sulle porte e sui portoni, le ragazzine si truccano per andare al consultorio mentre i loro pretendenti fanno carte false per bluffare la realtà. Una donna si dedica anima e corpo al nichilismo e alle malattie perché ogni giorno perde di vista ciò che desidera come un cieco che non crede ai suoi occhi. Le corse clandestine hanno un notevole impatto sulle zone di campagna e in particolar modo sui ruderi. Una paletta si abbassa e un etilometro si alza ossequiosamente di fronte all’alcolemia di qualche coglione. Un imprenditore sbaglia i suoi investimenti e decide di farsi investire nel parcheggio di un supermercato per truffare l’assicurazione di uno sciagurato. Una moglie innamorata attende che suo marito torni dal lavoro, ma quest’ultimo invece di sbarcare il lunario preferisce circuire le amiche della sua sposa. Gli occhi di un bambino vedono ogni cosa e le sue orecchie sono in grado di captare tutte le frequenze lascive degli adulti. Il marmocchio finge di dare retta ai grandi, ma in realtà annota le loro debolezze e ogni sera, prima di addormentarsi, si ripromette di evitarle per andare incontro a qualcosa che in pochi sono disposti a vedere. I morti stanno sottoterra e nell’alto dei cieli transitano solamente delle nubi passeggere.

Francesco

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