Scansanese once again

Ho deciso di anticipare di due giorni il mio ritorno su queste pagine virtuali perché non so se tra venerdì e sabato sarò in grado di scrivere qua sopra. Percorrerò nuovamente la Scansanese in bicicletta perché voglio sciogliere le brutte sensazioni che ho legato a questa strada provinciale. Affronterò la Scansanese con uno stato d’animo diverso. Fatica, sudore e soddisfazione. Lo sforzo psicofisico della settimana scorsa mi ha un po’ destabilizzato, ma mi è servito per prendere le misure. Sono allenato e sento dentro di me una grande energia. Mi sento nel pieno delle forze. Tutto il tempo che ho trascorso da solo è stato un grande allenamento e me ne rendo conto nei momenti parossistici. Voglio evitare che tutto ciò che ho appreso e che ha sviluppato il mio corpo e la mia mente sia fine a se stesso. Ho alcune cose da scrivere e nei prossimi giorni le riverserò in questo angolo di Internet. La nuova traversata della Scansanese sarà anticipata da una prova di carattere burocratico di cui scriverò più diffusamente nei prossimi giorni. Non spero che tutto vada bene perché non ho bisogno di affidarmi al caso per compiere correttamente i miei passi. Sono in lizza per la serenità anche se è difficile crederlo di fronte all’apparente amorfismo della mia vita. Concludo queste righe con un’immagine grottesca. Nella fotografia indosso il saio della prima comunione e tengo in mano “I Demoni” di Dostoevskij. Ho fatto questo scatto alcuni giorni fa. La liturgia cristiana è ridicola e fortunatamente sono entrato nell’età della ragione prima di essere cresimato. Che il Vaticano raggiunga Atlantide il più presto possibile.

Francesco

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