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Squarcio senziente

Quelle espressioni pacate celano bisogni affettivi. Musi duri, smorfie accondiscendenti o sguardi apparentemente indifferenti hanno come denominatore comune un’estenuante ricerca emotiva. Qualcuno chiede amore timidamente e riceve calci in culo, qualcun altro ostenta odio e riceve ammirazione. Molti individui mi sembrano comparse inutili, ma in realtà sono tutti protagonisti della loro esistenza. Ci sono persone che si uccidono perché cadono in baratri giganteschi e altre che vivono solo per pagarsi la tumulazione. Sono quadri incompiuti quelle famiglie improvvisate sulle fondamenta dell’egoismo che si disgregano a colpi di tempo. Chi mi dà i nominativi di coloro che vanno avanti a pane e Lexotan? C’è chi sfida l’AIDS per sentirsi meno solo e chi assume di tutto per raggiungere l’arresto cardiaco. Il corpo viene portato al limite per tentare di colmare le lacune incolmabili della personalità. Interessi intellettuali e amore per il sapere: un’eutanasia lenta e impercettibile. Ci sono tanti metodi per levarsi dal mondo prima di essere affidati alle cure di un’agenzia di pompe funebri e può succedere che alcuni di questi processi si mettano in moto autonomamente, come se si trattasse di una malattia ereditaria. Il malessere che si annida in ogni casta sociale è il figlio deforme dell’assenza affettiva o della sua percezione. Io sono protetto dalla mia lucidità mentale, ma cosa ha in serbo il futuro per coloro che non hanno mai trovato i lumi della ragione? Qua manca amore vicendevole e non c’è un container dal quale scaricarlo con un paio di braccia robuste. Il tuo lavoro di merda è affascinante, la tua laurea del cazzo è fantastica, queste riflessioni ripetitive e retoriche sono eccezionali, il tuo hobby, degno di uno stronzo, è davvero appassionante, le tue fottute imprese con gli amici sono epiche, ma io sono l’ennesimo saccente che ritiene inutile questo coacervo di attività utili e costruttive in un ammasso di carne e tempo che accusa i colpi dell’isolamento collettivo. Le espressioni tristi e appassionate si moltiplicano come un virus devastante e riesco solo a ridere e a pisciare di fronte a cotanto squallore.

Francesco

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