Categories: Parole

Crocevia riflessivo

Direttamente da “Bist Du Bei Mir”: “Bisognerebbe scacciare le avversità come si fa con le mosche, per chi rimane incosciente le colline sono ancora in fiore”. Mi rivedo nelle parole che ho appena citato e credo che contengano una verità potente e concreta. Il mio nuovo anno è incominciato in sordina, ma questo inizio silenzioso non mi ha rattristato più di tanto. Mi sento attraversato dal vigore e dalla volontà di accedere ai piani alti della realtà. Ho l’impressione che una spensieratezza bambinesca stia dando i primi calci alle mie membra. Porto in grembo sensazioni nuove e piacevoli, ma è bene che io ricordi che i parti della mia interiorità sono sempre gemellari ed è anche opportuno che io non dimentichi la dualità ineluttabile che si trova nel seme che sovente feconda la mia psiche. In passato ho tentato di estorcere determinate parole a delle anime mute e, ovviamente, non sono riuscito a ottenere nemmeno una sillaba. Quando qualcuno tace a lungo mi chiedo se il suo silenzio provenga da una scelta comportamentale ponderata o dall’incapacità di dire qualcosa e penso che spesso la risposta a questo quesito alberghi nel risultato prodotto dall’atteggiamento di cui sopra. Per me è già mattina, nonostante il colore indaco del cielo cerchi di farmi credere il contrario. Sono stanco, ma per fortuna non sono afflitto da nessun patema. Ringrazio me stesso e l’imparzialità del caso per avermi impedito di partecipare come comparsa a una delle tante pantomime che intrattengono le vite e ne addobbano i corollari. Non ho molto sonno, ma spero di addormentarmi presto per accompagnarmi un po’ alla fugace luce della stagione invernale.

Francesco

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