Categories: Parole

Una tempesta lontana

Un grande veliero si trova in preda ai moti violenti di onde gelatinose. La ciurma bestemmia all’unisono e impreca contro la grande volta arancione che sovrasta il creato. Nella stiva un mozzo assai sensibile è impegnato a scrivere una lettera alla madre e si augura che la bottiglia nella quale infilerà la sua epistola possa giungere fino ai piedi della sua genitrice. La tempesta di sapone non cessa, i suoi slanci cullano violentemente lo scafo e sventolano le vele come quei fazzoletti bianchi che celebrano l’addio in mano alle mogli e ai figli. La schiuma oceanica candeggia la sottile linea della casualità oltre la quale si trova il disastro. Alcuni marinai atei alternano bestemmie e preghiere, altri marinai più impavidi mantengono l’attenzione sulle proprie mansioni. Le bussole ruotano velocemente, il timoniere è comandato dal fantasma della paura, l’albero di maestra oscilla senza sosta e sul ponte la speranza e la rassegnazione si esibiscono in un tango frenetico. Gli uomini a bordo sono abili con le cime, ma non sanno sciogliere i nodi alla gola. La costa è lontana e l’apparizione di un nuovo faro è una chimera troppo dolorosa per le menti in balia dei flussi oceanici. Il terrore raffigurato dai muscoli facciali dell’equipaggio è un bassorilievo che rappresenta l’impotenza dell’uomo di fronte all’irrazionalità degli elementi. La bonaccia raccoglierà le note suonate dalla tromba marina. Assi di legno, vestiti strappati e barili vuoti resteranno in superficie. La vita abbandonerà la nave per arrembare la barca di Caronte.

Francesco

Share
Published by
Francesco

Recent Posts

È andata via la luce

Chissà come fu il buio a cui si opposero i primi fuochi, quando i giovani…

2 giorni ago

Un bellissimo miraggio

Mi ha sempre disgustato il puzzo di fumo e per evitarlo mi sono precluso occasioni…

3 settimane ago

Archivio onirico: sogno n° 35

Era da marzo dello scorso anno che non riuscivo a serbare memoria d'un sogno, o…

4 settimane ago

Mi scrivo

Arrivo spesso a un punto morto e non ne ho alcuno di riferimento, ma riesco…

4 settimane ago

Nel risveglio e nel sonno (o viceversa)

Con un segno di comando ristabilisco un punto d'equilibrio. Non v'è in me prossimità alcuna:…

1 mese ago

Remoti luoghi, pensieri prossimi

Non amo i visi lunghi nel duplice significato dell'espressione e anche a quest'ultima mi riferisco…

1 mese ago