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Love & Hate

La voce di Sizzla in “Rastafari Teach I Everything” mi accompagna nella scrittura di queste parole. Sono cosciente e contento. In questo momento alcune vite cessano sulle autostrade, mentre altre nascono nei cessi del terzo mondo. Mi piacciono le persone che studiano per la propria felicità e sono contento quando esse riescono a ottenere un impiego part time nel ministero della propria positività. Sono un cavernicolo incompleto che passeggia tra caverne dotate di porte scorrevoli. Abbisogno di un sentimiento nuevo che qualche finto cinico potrebbe definire anacronistico. Alle volte mi sembra imbarazzante scrivere amore, ma, per citare un motivetto propagandistico in voga durante il ventennio fascista, me ne frego. In più di un’occasione ho avuto la sensazione che i miei interlocutori usassero la parola amore come sinonimo di ingenuità. Ritengo che spesso le persone non utilizzino le corde vocali per parlare dei sentimenti, ma credo che in queste occasioni si avvalgano delle proprie ferite per amplificare la voce. Non è sempre facile mantenere la propria lucidità. L’amore esiste, così come esiste l’odio, e trovo che sia più facile dare risalto a quest’ultimo perché può risultare più semplice da gestire. Parlare di sentimenti positivi, che non abbiano a che fare con la demagogia, significa esporsi al pubblico ludibrio o all’incomprensione. Sono consapevole dell’esistenza del sentimento nuevo a cui mi riferisco e non c’è bisogno che Cupido mi faccia saltare in aria con i suoi mortai per darmi prova della sua presenza. Allo stesso modo non necessito di un colpo di forca per sapere che l’odio si disperde nella mia specie sotto forma luciferina o sotto la cintura esplosiva di un martire di Hamas. Alle volte mi trovo terribilmente ripetitivo. Per me queste sono parole scontate. Ogni tanto mi sento ingiustificatamente in colpa per la mia brama d’amore. Talvolta credo di non meritare questo sentimento intenso e mi dico: “Francesco, hai un carattere di merda, sembri uscito da un b-movie degli anni ottanta e sei di una noia mortale” e poi proseguo: “Come cazzo fai a ritenere possibile un tuo legame? Al massimo puoi ottenere letame!”. In effetti non ho tutti i torti. Concludo con un sorriso e con una stretta di mano alla mia autoironia.

Francesco

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