La quiete continua a tessere le mie giornate. Non ho impegni, eccetto le lezioni di pratica per la patente di guida. Possiedo molto tempo a mia disposizione, ormai sono un magnate dei minuti. Cerco di tenermi occupato con la lettura, con la musica, con l’esercizio fisico e con i mezzi d’intrattenimento, nonostante ciò alla fine di ogni giorno noto ancora la presenza della mia opulenza temporale. Stasera non ho ancora deciso se masturbarmi o meno, probabilmente lascerò il verdetto al lancio di una moneta da cinquanta centesimi. Vorrei che il palinsesto televisivo, durante la notte, mi concedesse la visione di vecchi telefilm polizieschi. Ricordo alcune notti passate a vedere NYPD e Hill Street Blues su Canale 5, Magnum P.I. su Rete 4 e Miami Vice su Rai Tre. Sto ascoltando un intenso duetto tra basso e sax; A Remark You Made di Brian Bromberg. Continuo a guardare i giorni in attesa di notare quello vestito con l’abito del cambiamento. Al momento la mia esistenza non ha un vero senso e credo che non sia indispensabile trovarne uno, tuttavia mi piacerebbe dare un significato particolare a ogni mio respiro.
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Con un segno di comando ristabilisco un punto d'equilibrio. Non v'è in me prossimità alcuna:…
Non amo i visi lunghi nel duplice significato dell'espressione e anche a quest'ultima mi riferisco…