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Rigor mortis

Pubblicato giovedì 12 Novembre 2009 alle 00:47 da Francesco

Scompaiono molte persone in questo mondo e non è sempre possibile risalire alle dinamiche delle loro sparizioni. Alcune vite sembra che svaniscano nel nulla senza una ragione plausibile ed esistono numerose storie che dimostrano come persino la morte in determinate occasioni smetta di essere una certezza. L’Italia è piena di misteri che ancor oggi lasciano ampio spazio alla dietrologia e ovviamente non è la sola nazione a custodire enigmi insoluti nella propria storia. Certe scomparse puzzano di omicidio e talvolta le coincidenze trasformano l’occultamento di un cadavere in un’operazione perfetta. La quotidianità può essere sconvolta da un evento imprevisto, dalle azioni di uno squilibrato o dalla mancanza di amor proprio, ma credo che queste evenienze non debbano formare un’ossessione insalubre e allo stesso tempo le reputo utili per una riflessione personale che intenda acuire la visione della realtà. La quiete in cui versa la mia vita non mi allontana da certe tematiche perché nutro un interesse profondo per gli accadimenti umani e con le tragedie che purtroppo le scuotono io riesco a perfezionare la mia sensibilità. La vista di un cadavere non mi turba e talvolta visiono le fotografie dei corpi che giacciono senza un nome negli obitori italiani, ma non scado mai nella morbosità che è facilmente attribuibile all’ambito dei decessi e delle scomparse. Secondo la mia modesta opinione è difficile prendere coscienza della vita senza confrontarsi con la morte prima che quest’ultima manifesti direttamente i suoi sintomi.

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