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Nov

Yngwie Malmsteen a Firenze

Pubblicato domenica 12 Novembre 2023 alle 01:35 da Francesco

Venerdì pomeriggio mi sono messo alla guida del mio catorcio per raggiungere la culla del Rinascimento con il fine precipuo d’assistere al concerto del leggendario Yngwie Malmsteen, un chitarrista divisivo che io ho sempre venerato e per il quale non mi aspettavo che vi fosse ancora una così grande attenzione in Italia, difatti avrei dovuto vederlo nella data del giorno prima in quel di Ciampino se, con mia somma sorpresa, le prevendite per la tappa laziale del tour non si fossero concluse con il tutto esaurito: sold out!
Poco male giacché da anni mi ripromettevo di mettere piede nel Viper Club, un locale fiorentino che non di rado ospita artisti di mio gradimento ma nel quale non avevo mai avuto occasione né voglia di recarmi prima: c’è voluto uno stato di necessità per vincere la pigrizia e la convenienza. Ne è valsa la pena!
La serata è stata fantastica ed esaltante: Malmsteen si è fatto trovare in forma strepitosa, come sua abitudine ha lanciato molti plettri verso i questuanti e ha proposto alcuni tra i brani più celebri della propria discografia. Ho avuto la fortuna e la tenacia di guadagnarmi un posto in prima fila ancorché un po’ defilato: ripeto, concerto eccelso, già inciso su pietra e nella mia materia grigia come uno dei migliori ricordi della mia carriera da spettatore.

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6
Set

Qualche vinile da un vecchio amico

Pubblicato lunedì 6 Settembre 2021 alle 02:15 da Francesco

Ieri sera, dopo oltre un anno, ho rivisto il banchetto del mio amico Angelo al mercatino dell’antiquariato, un piccolo evento a cadenza mensile che è ricominciato anche dalle mie parti benché in misura ridotta. Sono anni che preferisco le chiacchiere con lui e il cosiddetto diggin’ nei suoi scaffali agli asettici acquisti online, inoltre ha dei buoni prezzi e un’ottima selezione di vinili per i miei gusti. Ero curioso di vedere cosa si fosse portato dietro dopo così tanto tempo, quali nuovi dischi avessero trovato spazio nella sua esposizione e poi volevo sapere come aveva affrontato la lunga chiusura di cui anche la sua attività itinerante è stata oggetto.
Abbiamo parlato per due ore degli argomenti più disparati con un’ironia caustica e tipicamente toscana mentre io scartabellavo le copertine e così alla fine, tra una battuta e l’altra, ho trovato ben tre dischi di mio gradimento, ovvero “Marching Out” e “Trilogy” di Yngwie Malmsteen e “Pilgrimage” dei Wishbone Ash! Mi piace tanto contemplare i vinili, ragionare a lungo sul loro eventuale acquisto, riporne uno e prenderne un altro solo per poi rimetterlo a posto e riprendere quello scartato prima in virtù di un’intuizione imprevedibile. Non ho dischi costosi perché la musica preferisco ascoltarla piuttosto che collezionarla in pregiate edizioni e quindi trovo giusto pagarla in misura accettabile per darle valore, ma se avessi la disponibilità economica probabilmente mi procurerei una raccolta strepitosa di vinili per unire i due intenti.
Io reputo Malmsteen un chitarrista imprescindibile e un personaggio divisivo, ma amo il cosiddetto shredding di cui lui è un paradigma. Purtroppo non ho mai avuto la fortuna di assistere a un suo concerto, però mi esalto sempre quando ascolto “Live In Leningrad“. Mi manca il primo album, “Rising Force” del 1984, per avere in vinile i dischi che prediligo della sua discografia e non mi ci vorrebbe nulla a comprarne una copia economica su Internet, magari su Discogs.com et similia da cui di tanto in tanto mi regalo qualcosa a prezzi popolari, ma aspetto di trovare un’occasione simile dal vivo per instillare un ricordo personale nella cosa in sé, ossia un valore ulteriore che non è monetizzabile.

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