18
Nov

Frank Gambale a Roma

Pubblicato sabato 18 Novembre 2023 alle 22:35 da Francesco

Iersera mi sono recato alle porte di Roma per vedere Frank Gambale al Crossorads Club, lo stesso locale in cui tredici anni fa lo ascoltai per la prima volta dal vivo: è stato uno dei migliori concerti a cui abbia mai assistito. Oltre al buon Frank ho avuto modo di apprezzare anche Dominique Di Piazza al basso, ma tutto il quartetto è stato stellare!
Due virtuosi in una settimana (Malmsteen lo scorso venerdì): quando mi ricapiterà? Questa volta al buon Frank ho fatto firmare un suo album in CD, Coming to your senses che acquistai quasi vent’anni or sono: fu il mio battesimo di fuoco nel mondo della fusion!

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23
Mar

Al Di Meola live a Ciampino

Pubblicato sabato 23 Marzo 2019 alle 11:53 da Francesco

Ho aggiunto un altro pezzo da novanta al novero dei grandi chitarristi che ho visto dal vivo, ma per me il concerto di ieri sera non è stato del tutto memorabile.
In quel di Ciampino ho assistito a un’esibizione acustica di Al Di Meola (in trio) che a tratti mi ha proprio frantumato le palle.
La colpa in parte è stata mia perché non mi sono assicurato che egli proponesse il repertorio elettrico, però non posso negare quanto la sola esecuzione di "Mediterranean Sundance" sia valsa il costo del biglietto: quella è storia.
Di Al Di Meola possiedo, adoro e ascolto regolarmente i primi cinque dischi, da "Land Of The Midnight Sun" (il mio prediletto di cui ho sia il CD che il vinile) a "Electric Rendezvous", oltre al leggendario "Friday Night In San Francisco" con McLaughlin e Paco De Lucia, però non riesco proprio a digerire le sue cose più orientate verso la world music: probabilmente è un mio limite e non cerco di superarlo fingendomi un intenditore.
Cosa fatta capo ha. Lo andrei a rivedere soltanto se si presentasse come quando suonava "The Wizard", ma gli anni passano e beata fusion che si fugge tuttavia.

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18
Ott

James Senese – So Vivo

Pubblicato sabato 18 Ottobre 2008 alle 05:43 da Francesco

James Senese è un sassofonista talentuoso che possiede un carisma enorme. L’ho conosciuto un po’ tardi a causa della difficile reperibilità dei suoi dischi, ma ne ho sempre sentito parlare con entusiasmo da mio zio e dopo qualche anno ne ho compreso il motivo. È stato uno dei pilastri dei Napoli Centrale, un gruppo leggendario a metà tra il progressive rock e la fusion. Adoro l’impronta partenopea che caratterizza lo stile unico di Senese. “So Vivo” è un pezzo che mi è entrato in testa perché mi ci rivedo. Ho faticato un po’ per trovare gli album vecchi di Senese e de “Il Passo del Gigante” ho rimediato soltanto la versione in vinile che è stata portata in digitale con tutte le perdite del caso. Per fortuna la scena musicale di Napoli non è legata solamente ai cantanti neomelodici che piacciono tanto ai camorristi.

“D’int’ ‘a capa so’ vivo so’ vivo je nun tengo età”

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14
Mag

John McLaughlin & The 4th Dimension a Ciampino

Pubblicato mercoledì 14 Maggio 2008 alle 14:00 da Francesco

Ieri sera ho sono andato a Ciampino con la mia auto per assistere a un concerto dell’ultimo progetto di John McLaughlin. Il suddetto è un chitarrista eccezionale e ho avuto il piacere di scoprirlo molto tempo fa su un album leggendario di Miles Davis, ovvero “Bitches Brew”, ma in seguito mi sono appassionato anche al suo lavoro con la Mahavishnu Orchestra di cui ho già accennato qualcosa su queste pagine e non ho ignorato neanche la sua produzione solistica sebbene io non sia stato in grado di apprezzare completamente le sonorità di Shakti. Il live è stato impressionante e ogni comprimario di McLaughlin si è esibito in virtuosismi stupefacenti. Il resto del quartetto era composto da Gary Husband alle tastiere e alla seconda batteria, Dominique di Piazza al basso (che per questa tournée ha rimpiazzato il suo giovane amico Hadrien Feraud) e Mark Mondesir alla batteria. Purtroppo McLaughlin ha chiesto di non fare filmati né altre registrazioni e di conseguenza non ho usato la videocamera che avevo portato con me per immortalare l’intero live, ma alla fine del concerto ho scattato una fotografia che custodirò a lungo come una reliquia digitale. Prima che il gruppo salisse sul palco uno dei gestori del locale ha chiesto l’aiuto del pubblico per prevenire una reazione simile a quella di Keith Jarret: fortunatamente non ci sono stato cattive conseguenze sebbene qualcuno non abbia trattenuto la propria smania multimediale.

John McLaughlin a Stazione BIrra

Tra i colleghi di McLaughlin sono rimasto molto impressionato dallo stile schizofrenico di Gary Husband: quest’ultimo passava continuamente dalle tastiere a una seconda batteria per duettare con Mark Mondesir in passaggi strabilianti. Anche se non sono un musicista né un audiofilo non ho potuto fare a meno di esaltarmi di fronte ai tecnicismi a cui ho assistito e qualcosa di analogo mi era già accaduto in occasione del concerto di Allan Holdsworth che ho visto oltre un anno fa. Il live di John McLaughlin & The 4th Dimension si è tenuto a Stazione Birra e penso che sia doveroso ringraziare i gestori di questo grande locale che si prodigano per offrire musica di qualità. Un’ultima nota di merito credo che vada elargita al pubblico. I presenti hanno omaggiato il quartetto a più riprese e io con loro, ma già prima che il live incominciasse ho respirato un’aria piacevole e mi sono sentito in un Eden jazzistico. Ho speso trentacinque euro per il biglietto, ho guidato per trecentoventi chilometri e durante il viaggio di andata temevo il sold out, ma sono tornato a casa con un evento strepitoso nella memoria che probabilmente non potrà essere cancellato neanche dall’Alzheimer. Concludo questo appunto con un video recente di John McLaughlin.

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