11
Lug

Una maratona da solo per allenamento

Pubblicato giovedì 11 Luglio 2019 alle 23:05 da Francesco

Dal primo di giugno a stasera, undici luglio, ho corso 819,4 chilometri, una media di quasi venti al giorno. Giovedì quattro luglio ho corso una maratona da solo su un circuito cittadino piuttosto impegnativo, infatti ho ripetuto per venticinque volte il giro più lungo delle mura medicee di Grosseto.
Alla fine ho chiuso la mia prova solitaria in 3h06’36” e ho deciso di svolgerla sul percorso di cui sopra perché un paio di settimane prima mi era stato proposto dagli organizzatori della Sei ore della Maremma, un’ultramaratona che vedrà la sua prima edizione a gennaio: io dovevo fare un allenamento lungo e loro volevano fare un test del percorso, quindi abbiamo unito l’utile al dilettevole e per me è stata una bella esperienza!
Ho trovato il tracciato abbastanza duro in quanto vi sono due strappi corti che, malgrado la loro brevità, alla lunga si fanno sentire e finiscono per richiedere una prova muscolare, inoltre il tasso di umidità mi ha rallentato fortemente dopo la prima metà, ma ho sfruttato quest’ultimo per svolgere quello che i maratoneti anglofoni chiamano “poor man’s altitude training”.
Ad agosto volerò qualche giorno in Finlandia per prendere parte alla maratona di Helsinki e quella sarà un primo banco di prova su cui valutare i netti miglioramenti a cui sono pervenuto nelle ultime settimane. Sono riuscito a ottenere un’iscrizione alla gara a titolo gratuito in virtù dei miei tempi di merito e lo status di élite che mi permetterà di partire con i primi, quindi farò il possibile per onorare tutta questa considerazione!
Anche se la maratona non dovesse concludersi bene (punto a fare almeno 2h38’) ne proverò almeno altre due in Europa prima della fine dell’anno, poi deciderò su cosa fare.
Non mi sono mai sentito in forma come in questo periodo e anche la mia mente è salda, lucida, il mio spirito forte e determinato: ho voglia di fare del mio meglio e basta. Seguo la mia via.

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30
Giu

Chilometraggio mensile: un nuovo record

Pubblicato domenica 30 Giugno 2019 alle 23:29 da Francesco

Nei miei anni efebici ho sempre vissuto giugno come il momento di una ritrovata libertà dall’inutile tedio dell’istruzione obbligatoria. A scuola ho perso tempo e basta, assiso com’ero ad ascoltare rumori di fondo da cui non imparavo nulla. Io ero uno studente svogliato e nei miei insegnanti vedevo spesso reificato il concetto di sinecura, perciò ci completavamo a vicenda. Non ho vissuto attimi fuggenti e nei corridoi non ho mai incontrato Robin Williams (o forse non l’ho riconosciuto).
Or bene, quest’ultimo giugno invece è stato proficuo sotto molteplici aspetti, ma, tra le tante questioni a latere, ho riservato quasi tutto il mio entusiasmo per l’esperimento podistico a cui ho deciso di sottopormi.   
Negli ultimi trenta giorni (di cui ventiquattro consecutivi) ho corso 651 chilometri, 162,5 a settimana, per un totale di 48 ore e 7 minuti, quindi a un passo medio di 4’26” al chilometro. Ho svolto diversi lavori di qualità a ritmi a cui non ero molto abituato (dai 3’30” in giù) e ho ritrovato il piacere di sondare i miei limiti.   
Probabilmente a luglio non riuscirò a ripetermi in quantità, ma intendo mettere in cascina almeno 500 chilometri con maggiore enfasi sulle andature veloci. Questi volumi per me non costituiscono sacrifici in quanto amo correre e mi considero un privilegiato, inoltre so che tutto quello che ho fatto finora mi servirà per quando non potrò più farlo.   
Ad agosto avrò un paio di occasioni per giudicarmi come atleta e come allenatore di me stesso, ma senza scadere in velate ambizioni ipostatiche.
Ormai sono cominciate le grandi manovre e spero di condurle fino alla fine. È previsto anche un rendez-vous con un amico maratoneta che sta recuperando da un incidente di percorso, ma tutto ciò a patto che una morte prematura non mi colga.

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14
Giu

Sviluppi podistici

Pubblicato venerdì 14 Giugno 2019 alle 23:46 da Francesco

In merito alla natura della coscienza non so se debba rivolgermi al positivismo o a certa metafisica che talora finisce per scadere in derive new age: le aporie sono fastidiose.
Nelle ultime due settimane ho corso 287,5km in 21h49′, quindi a una media di 4’33”. Continuo a vedere progressi grazie al calo di peso e di massa grassa: poco meno di 65kg il primo, stabile al 15% la seconda.
Il mio fisico sta rispondendo bene ai molti chilometri e a qualche lavoro di qualità. A forza di correre si è estinto anche un dolorino che avevo allo psoas sinistro o forse l’ho perso per strada, only God knows. La scorsa settimana sono riuscito a correre i 10km in 36’19” durante una sessione di 21km, il giorno dopo li ho fatti in 36′ netti (3’36”) sempre all’interno di un totale di 21km: per me non sono tempi stellari, ma trovo significativo che mi siano venuti di seguito e in giornate di forte scirocco. Ieri ho corso 26km facili ma con un buon tremila (3’21”, 3’19”, 3’19”) e oggi 22,5km con un tremila simile (3’22”, 3’23”, 3’22”), ma all’interno di 15km a 3’44” (l’allenamento in oggetto): sono numeri che mi dànno fiducia. Non faccio vere e proprie ripetute brevi, però di tanto in tanto un po’ di fartlek in salita. Al momento mi sento in grado di battere i miei record personali su qualsiasi distanza, dai cinquemila metri ai cento chilometri. Sono curioso di vedere quali responsi avrò ad agosto durante qualche test di velocità che svolgerò per i fatti miei a mo’ di gara.

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18
Mar

Il primo ritiro sulla maratona

Pubblicato lunedì 18 Marzo 2019 alle 08:21 da Francesco

Ieri sulle umbre e umbratili sponde del lago Trasimeno avrei dovuto completare la mia trentesima maratona, invece ho finito per celebrare il primo ritiro sulla distanza regina: sono saltato in aria senza che siano intervenuti gli amici dello Stato Islamico. Ho stravolto le mie abitudini e ho commesso un errore alimentare, quindi mi cospargo il capo di cenere e m’iscrivo al Partito Democratico.
Mi sono alzato alle quattro di notte per partire alle cinque verso il luogo della gara e come mio costume non ho mangiato nulla, perciò mi sono presentato al via delle nove e un quarto con quasi quattordici ore di digiuno, infatti l’ultimo pasto risaliva alle sette e mezza della sera precedente.
Avevo messo in conto l’evenienza di un ritiro in quest’occasione perché a marzo ho corso poco a causa della trasferta nipponica, appena centoventisette chilometri compresi i ventinove di ieri, quindi temevo fastidi muscolari e invece il mio ritiro è stato dovuto a una fame nera che ha iniziato a presentarmisi al diciottesimo chilometro.
Quando sbaglio lo ammetto senza problemi e a ‘sto giro non ci ho capito proprio nulla, ma d’altro canto in ventitré mesi ho completato con buoni tempi diciannove maratone e una cento chilometri oltre a tante gare minori, quindi un ritiro lo inquadro nell’ordine delle cose e non escludo che a breve possa persino essercene un secondo. In ogni caso mi presento alla partenza e cerco di divertirmi, poi vada come deve andare. Non ho pressioni né ansie da prestazione.

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4
Mar

Tokyo Marathon 2019

Pubblicato lunedì 4 Marzo 2019 alle 01:52 da Francesco

Racchiudo la sintesi perfetta in una sola parola: gambarimashita! Ieri ho provato a dare il massimo per le strade di Tokyo e ho corso con un piacere immenso sebbene il mio tempo finale sia stato un po’ alto: 2h45’55”, ossia 3’55” al chilometro.
Quella dell’antica Edo è stata la mia ventinovesima maratona, la diciannovesima sotto le 2h50′.
Ho osato perché avevo l’obbligo morale di provarci e quando ho visto che non era la giornata giusta ho atteso più del solito prima di rallentare: anche per questo motivo sono arrivato al traguardo sull’orlo dell’ipoglicemia.
Non ho gestito bene l’andatura, mea culpa, e sul finale ho accusato molto il vento e la pioggia: di solito la seconda non mi dispiace, però insieme al primo produce un mix letale.

Questi i miei intertempi:

5K: 18’55”
10K: 37’30”
15K: 56’04”
Half: 1h18’36”
30K: 1h52’04”
35K: 2h11’32”

Si è rivelata la maratona più fredda che abbia mai corso, peggio di Firenze nel 2017, una di quelle in cui ho sofferto maggiormente, ma è stata anche una delle più intense sotto l’aspetto emotivo. Da rifare per tante ragioni, persino con le stesse condizioni: stupenda la gara e grandioso il contesto. Mi è sembrato di correre dentro Blade Runner. Sono contento e appagato.
Il GPS ha avuto qualche problema e la traccia Strava risulta sfasata e inattendibile.

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1
Mar

Prima della maratona di Tokyo

Pubblicato venerdì 1 Marzo 2019 alle 11:42 da Francesco

Definisco Tokyo con un ossimoro piuttosto inflazionato: una lucida follia.
Non potrei mai vivere in una megalopoli del genere, ma ogni tanto amo tornarci perché mi ci trovo a mio agio: chissà, forse sono echi di vite passate.
Durante il volo di dodici ore ho approfittato del cinema d’essai offerto da Alitalia e mi sono riguardato “Troppo forte”. Oggi Oscar Pettinari sarebbe papabile come vicepremier.
Qualcuno pensa che il Giappone costi molto, ma d’altro canto c’è anche chi nega lo sbarco dell’uomo sulla Luna.
Facendo tutto da solo ho trovato un biglietto a 556 euro con Alitalia, poi una sistemazione spartana per dodici notti nella zona di Asakusa a 445€. Altri 98 euro per l’iscrizione alla maratona e 26€ per un’assicurazione medica poiché, come sanno bene i più ferrati in geopolitica, il Giappone non fa parte della comunità europea. Quindi 1125 euro più altri 500/600 per cibo, spostamenti, varie ed eventuali. Un totale di 1700 euro: poco di più di quanto spenda in un anno un tabagista che consumi un pacchetto al giorno.
Sarebbe troppo facile e impietoso fare il confronto con chi dona i soldi alla criminalità organizzata tramite l’acquisto di droga o con chi si sfonda di alcolici nel weekend. A ognuno il suo.

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21
Feb

Maratona di San Valentino 2019

Pubblicato giovedì 21 Febbraio 2019 alle 20:02 da Francesco

Devo fare mia la buona abitudine di rispondere all’entusiasmo biologico con un’osservazione ontologica di Cioran: "L’essere è sospetto. Che dire allora della vita che ne è la deviazione e l’avvilimento?".
Domenica a Terni ho corso la Maratona di San Valentino e mi sono classificato al quarto posto assoluto con il tempo di 2h43’55". Purtroppo il podio non era nelle mie corde e un po’ mi è dispiaciuto perché quest’oggi nel mio cambio pulito figurava la t-shirt di Rommel.
A proposito, secondo il regolamento avrei dovuto ricevere 150€, ma poiché non ho una squadra (né la voglio) le regole della FIDAL m’impediscono d’incassare la pecunia. Finora ho rinunciato a 410€ di premi in denaro per la ragione anzidetta, ma spero che almeno vengano devoluti a favore di qualche nobile causa, tipo una modesta decalcomania da applicare su un Eurofighter.
Fino al 12° chilometro sono stato insieme ad alcuni atleti della mezza, ma quando loro hanno girato mi sono ritrovato senza punti di riferimento e ho corso da solo per trenta chilometri: non vedevo nessuno davanti a me né alle mie spalle. Poco male, per me non è stato un problema.
Ho osato sin dalla partenza e ho avuto un calo negli ultimi undicimila metri perché ho accusato il dislivello pregresso, però sono riuscito a conservare il quarto posto: dall’inizio alla fine non ho superato nessuno e nessuno ha superato me.
Ho impiegato un minuto in più rispetto alla scorsa edizione per raggiungere il traguardo, tuttavia la prestazione di quest’anno per me è risultata più allenante. Ho avuto il piacere di rivedere qualche faccia nota e ancora una volta mi sono trovato benissimo con l’organizzazione della gara!
Il quarto posto l’ho pagato con delle emorroidi da sforzo che per fortuna sono rientrate due giorni dopo. Per la prima volta nella vita ho visto le mie feci macchiate di sangue e non ho interpretato l’oracolo del mio culo come un segno di buon auspicio, ma una sgradevole e necessaria ispezione anale da parte del mio medico ha escluso qualcosa di grave.
Mi sono ritrovato nella rara circostanza di assumere un farmaco per qualche giorno e ho avuto cura di farmene prescrivere uno che non fosse cortisonico, ossia il Daflon: quest’ultimo punto ci tengo a sottolinearlo per ridicolizzare ancora di più tutti quei dopati di merda (e gli imbecilli che credono alle loro cazzate) che fanno finta di cadere dalle nuvole ogniqualvolta venga contestato loro l’uso improprio di medicinali.

Qui la classifica: https://www.icron.it/services/classifica/icron.php…

Qui la traccia Strava: https://www.strava.com/activities/2155979280

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4
Feb

Una maratona da solo in 2h40’

Pubblicato lunedì 4 Febbraio 2019 alle 20:13 da Francesco

Giovedì ho corso da solo una maratona al Velodromo di Grosseto in 2h40’29”, ossia a un passo di 3’47”. Ho stoppato il GPS dopo 42 chilometri e 340 metri per simulare eventuali errori di traiettoria. Quando mi sono fermato ho provato una soddisfazione smisurata, perché oltre a una prova di forza e resistenza in solitaria la mia è stata anche una sfida con lo spirito puer che mi accompagna in questo sport.
Dopo quest’ultima sessione ho chiuso il mese di gennaio a quota 513,4 chilometri.
Mai come giovedì mi sono reso conto di quanto la corsa costituisca il mezzo attuale con cui posso prepararmi al momento della morte, all’elaborazione di un lutto, all’insorgenza di una malattia. Mi chiedo se l’attraversamento del Bardo si possa fare ad ampie falcate. Ho pensieri e immagini troppo pesanti per i gaglioffi.
In alcuni dei miei allenamenti vi sono delle volte in cui la metafisica invade il campo dell’atletica leggera, ma so che un domani la mia meditatio mortis dovrà trovare altre vie e allora darò più spazio all’immobilità e al silenzio.
Nella corsa il mondo assume sembianze più meritocratiche e meno ingiuste, severe certo, ma non efferate.

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22
Dic

Maratona di Pisa 2018

Pubblicato sabato 22 Dicembre 2018 alle 11:15 da Francesco

Ogni anno che passa il mio rapporto col futuro si attenua e per grazia ricevuta (da me) non devo fare i conti con l’ansia da conservazione della specie: le bombe demografiche sono già cariche a sufficienza, regolate sull’ora della fine, e le cicogne indefesse scaricano napalm in comodi feti.
I tempi cambiano, compresi i miei, infatti domenica nella ridente Pisa ho stabilito il mio nuovo record sulla distanza regina: 2h39’13", ossia una media di 3’46" al chilometro.
Atleticamente sono una monade leibniziana, perciò non devo condividere i meriti con nessuno: viva l’autarchia.
Quest’anno ho corso undici maratone e sono contento che il primato sia giunto nell’ultima gara utile: è stato un bel finale per la mia stagione agonistica.
A Pisa ho avuto un approccio piuttosto aggressivo, una sorta di assalto all’arma bianca, ma stavo bene e la temperatura si è rivelata perfetta per le mie caratteristiche. Ai ristori ho sempre tirato dritto e, come a Genova due settimane prima, non ho assunto né solidi né liquidi durante la gara.
La mia andatura generale ha subìto una flessione verso la fine a causa dell’azione frenante del vento, difatti fino al trentesimo chilometro sono riuscito a mantenere un passo medio di 3’42".

Questi gli intertempi di ieri:

10KM: 36’41"
Mezza: 1h18’18"
30KM: 1h51’24"

Probabilmente arriverò al 31 dicembre con poco più di 4800 chilometri sulle gambe: né pochi né tanti per ambire a certi tempi.

Di seguito riporto la traccia Strava sebbene manchi la registrazione del primo chilometro a causa di un ritardo del segnale GPS: https://www.strava.com/activities/2020906995

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4
Dic

Maratona di Genova 2018

Pubblicato martedì 4 Dicembre 2018 alle 11:57 da Francesco

Domenica mi sono presentato a Genova per correre la decima maratona del 2018: ho chiuso al sesto posto assoluto e secondo di categoria in 2h41’38". Meglio del previsto.
Per i primi quattro chilometri ho provato a tenere il passo di Re Giorgio, ma poi ho rallentato un po’ per impostare la mia andatura e ho corso da solo il resto della gara.
Come mia abitudine non ho fatto colazione prima della partenza, ma non mi sono fermato neanche una volta ai ristori perché la temperatura era perfetta: non ho assunto né solidi né liquidi, con buona pace di chi ritiene imprescindibile l’integrazione durante cotali sforzi.
Il percorso era molto nervoso, un continuo saliscendi, però non ho mai avuto il sentore di una crisi perché mi sono gestito bene e difatti nella parte finale la mia falcata rivelava ancora un po’ di brillantezza muscolare. Ho corso meglio ieri che due settimane fa su un tracciato più veloce e semplice come quello di Verona: pazzesco.
Non mi ha pesato neanche la ripetitività dei quattro transiti sulla sopraelevata Aldo Moro, perciò ho avuto per l’ennesima volta la riprova di un’ottima tenuta mentale.
Qui la traccia Strava: https://www.strava.com/activities/1997843072
Qui i risultati: https://www.endu.net/en/events/genova-city-marathon/results

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