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Ott

Apologia di fascino

Pubblicato giovedì 4 Ottobre 2012 alle 19:31 da Francesco

Negli ultimi mesi la pochezza di certuni mi ha indotto ad affezionarmi alla figura di Nicole Minetti. Per me costei non avrebbe mai dovuto ricevere un incarico politico, ma io la considero soltanto un effetto e non la causa dell’infinita pochezza che pervade la res publica. Alla luce di questa considerazione mi risulta semplice intravedere nell’accanimento verso la consigliera regionale qualcosa in più della giusta critica al ruolo che ella occupa senza merito. A parziale riprova di quest’ipotesi adduco l’attenzione che le è rivolta in misura assai maggiore rispetto a chi invece l’ha scelta e contro il quale, secondo me, andrebbero puntate le dita, ma capisco quanto sia preferibile guardare queste rispetto al pallido spettacolo della Luna.
In Nicole Minetti taluni non vedono solamente un opportunismo deplorevole, bensì allargano il campo delle sue colpe per collocarci al vertice la sua avvenenza: in ciò io avverto il fetore di un retroterra cattolico su cui mi permetto di calare le braghe per cagarci sopra. Per certi uomini la consigliera rappresenta un traguardo irraggiungibile e in virtù delle sue vere colpe consente a costoro di sfogare le frustrazioni per i cessi ambulanti con cui stanno, però tale qualifica non giunge dall’arbitrarietà del mio giudizio che appunto qui per il gusto del turpiloquio, bensì viene dall’atteggiamento di maschi insoddisfatti. Parimenti certe donne prendono come pretesto gli ingiusti privilegi dell’igienista dentale per dissimulare la loro invidia in un’indignazione farlocca. Da tutto questo emerge la cultura cristiana e la misoginia che puntualmente l’accompagna, di conseguenza la bellezza femminile (che nel caso della Minetti non è manco del tutto naturale) è considerata da taluni l’aggravante d’ogni colpa e una colpa di per sé. Un’altra riprova di questa teoria la rintraccio in una persona del tutto diversa dalla Nicole nazionale, “colpevole” anch’essa d’avvenenza e bersaglio di critiche pretestuose: Beatrice Borromeo.
Una donna particolarmente bella deve sempre fare i conti con la sua immagine, al di là di quale sia la propria condotta. Se sei brutta ti tirano le pietre, ma se sei bella aspettati un’intera frana.

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