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Feb

One month later

Pubblicato lunedì 8 Febbraio 2010 alle 17:12 da Francesco

Nell’ultimo mese la mia vita non ha subito sconvolgimenti e il fallimento del mio viaggio non ha avuto su di me le conseguenze catastrofiche che avevo preventivato in un primo tempo. Alcuni anni fa ho impostato la mia esistenza in un certo modo e ne ho accettato le regole, perciò non posso incolpare nessuno per il passo falso che ho commesso a gennaio. Ho battuto la testa contro uno spigolo della mia libertà e mi sono procurato qualche fastidio che avrei potuto evitare se fossi stato più accorto, tuttavia il mio errore di valutazione ha affinato la mia arte di vivere e almeno per questo motivo sono contento che lo sbaglio mi sia servito di lezione. Ogniqualvolta qualcosa in me si guasti, dopo un certo lasso di tempo quella stessa cosa si irrobustisce come le ossa a seguito delle calcificazioni. Non è l’annullamento del viaggio che mi ha turbato ed è stato invece il modo in cui ho cozzato contro i limiti attuali della mia libertà a provocare in me un po’ di stordimento, però ho già riportato la mia serenità al suo livello consueto. D’altronde la vera sconfitta per me si sarebbe concretizzata se una cosa del genere mi avesse realmente atterrito. Mi attendono accadimenti veramente tragici e gioie altrettanto imponenti, perciò non è qualche inezia che può farmi traballare di fronte a me stesso, tuttavia trovo giusto che ogni colpa venga seguita da una punizione e dunque spero di essermi inflitto quella più adeguata senza aver esagerato nell’indulgenza né nel rigore. Vorrei annotare qualcos’altro, ma per adesso mi accontento di queste righe e sono soddisfatto del pezzo d’introspezione che ho ricavato da questa storia.

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