1
Set

Prima che cadano le foglie

Pubblicato martedì 1 Settembre 2009 alle 23:41 da Francesco

Una buona parte dell’estate ha già fatto il suo corso e ormai le cancellate autunnali distano meno di un mese. Il fatto che anche d’inverno io indossi abitualmente t-shirt e pantaloni corti suggerisce come per me esista soltanto una stagione; non mi lascio influenzare dal calendario né da qualche virus contagioso. La mia esistenza continua a procedere serenamente con il suo moto lineare, tuttavia mi auguro che ancora per molto tempo la stessa linearità non caratterizzi anche il mio encefalogramma. Non ho nulla da obiettare a me stesso né al mondo in cui vivo. Sono un individuo pacifico e non mi armo d’impegno per puntare verso traguardi comuni. Tutte le mie mancanze emotive sono compensate da loro stesse, ovvero dalle assenze interiori che producono ed è da questa particolarità straordinaria che si origina una delle molteplici ragioni per cui io elogio il vuoto (in una sua accezione particolare, ovviamente). Non frequento la sofferenza e non ho la facoltà di dissolvere quella che s’insinua nelle vite dei miei simili, tuttavia ho l’impressione che alcune forme di dolore siano il frutto di una volontà remissiva. Se fossi abbastanza arrogante e più stupido del necessario, dall’alto della mia indipendenza affettiva negherei l’importanza di qualsiasi rapporto interpersonale e in questo modo compirei un atto di piaggeria verso il mio Ego, ma ancora una volta tengo alla larga dalle mie convinzioni qualsiasi esternazione così puerile e mendace. Non sono una persona fredda benché la mia affabilità disinteressata possa indurre qualcuno a credere il contrario. Sono passati due anni mezzo dall’ultima volta che ho scambiato parole maschili di un certo peso con quelle di una esponente del sesso opposto. Questa penuria comunicativa non è certo dettata da una mia scelta, ma dipende esclusivamente dal caso che non può essere sempre prodigo di occasioni e per questa ragione non vedo nulla di anormale nell’assenza protratta di determinati discorsi che io considero tali soltanto vis-à-vis. A me il tempo piace e il suo passaggio non mi disturba affatto.

Categorie: Parole |