30
Mar

Au revoir

Pubblicato lunedì 30 Marzo 2009 alle 20:27 da Francesco

Mancano poco più di dodici ore alla mia partenza per Tokyo. Prima di raggiungere la capitale nipponica farò una sosta di qualche ora a Helsinki. Questa non è la prima né sarà la mia ultima presenza in Giappone, a meno che io non perisca nell’alto dei cieli o in terra straniera. Mi piacciono i viaggi ad alta quota e sono contento dei due scali che mi attendono tra l’andata e il ritorno perché mi daranno la possibilità di godermi quattro decolli. Ho già volato in aereo diciotto volte, ma il mio entusiasmo non è ancora scemato. La zona in cui abito ogni tanto è sorvolata dagli aerei di linea che operano a Fiumicino e quando ne vedo uno o ne sento il rumore non posso fare a meno di volgere il mio sguardo verso l’alto per ammirarne l’apertura alare. Ogni tanto nei miei paraggi si può vedere un C-130 dell’Aeronautica Militare e d’estate, con i piromani a piede libero, non è raro scorgere un Canadair. Come al solito il mio bagaglio sarà leggero e anche questa volta non mi porterò dietro un programma da seguire, ma darò carta bianca alla mia estemporaneità per un’abitudine inveterata che mi ha regalato momenti eccezionali. Il volo non rientra nella natura dell’uomo ed è per questo motivo che mi esalta il modo in cui i miei antenati si sono impadroniti del cielo. Non so se avrò modo di scrivere su queste pagine qualche appunto durante la mia permanenza nel Sol Levante, tuttavia per mia consuetudine farò un video e scatterò qualche fotografia. Alla vigilia di ogni partenza mi viene sempre in mente una citazione che apprezzo molto e che io ritengo pregna di gioia sebbene a una prima lettura (o meglio, a un primo ascolto) faccia pensare a tutt’altro: “Come uno straniero non sento legami di sentimento e me ne andrò”.

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28
Mar

Insensatezza scontata

Pubblicato sabato 28 Marzo 2009 alle 15:41 da Francesco

Un uomo deve farsi le ossa, altrimenti cosa verrà seppellito di lui? Oggigiorno i pirati non indossano più le bende, bensì le cinture di sicurezza. Gli abbordaggi non avvengono più in alto mare, ma si verificano lungo i litorali a tempo di house. Gli impegni sono molteplici e si trovano a breve distanza l’uno dall’altro, perciò si uccide velocemente e poi si chiede il rito abbreviato. I processi dovrebbero essere decisi e finanziati dai televoti. Le pagelle sono importanti, ma alla fine tutto dipende dal giudizio di chi si ritrovi a leggerle ed è facile plasmare questa valutazione con il fruscio del denaro o la minaccia delle armi. Occorre aggiornare Voltaire: “Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché tu, la tua idea, possa omologarla alla mia”. A me sembra che gli scontri di opinioni opposte non portino granché e per questo motivo preferisco i tafferugli di due tifoserie calcistiche. Mia madre in passato diceva che io non mi confrontavo con nessuno e io invece di ridere per la sue osservazioni avrei dovuto dirle: “Ti sembro un boxer?”. Ogni tanto si fatica a distinguere la propria madre da Don King, nevvero? Forse soltanto il profitto differenzia un traffico di droga da uno scambio di opinioni e non vi è dubbio che sul piano morale il primo sia nettamente migliore. Se fossi un maestro elementare chiederei ai miei alunni: “Bambini, che colore ha una provocazione?”. Per evitare qualsiasi conflitto di interesse dovrebbe parlare del senso del pudore soltanto chi non lo possiede. In un dato luogo una determinata azione viene considerata un’atrocità mentre altrove lo stesso gesto rientra negli usi locali. Qualcuno prova a forzare le tradizioni altrui per imporre i propri malcostumi. Paese che vai, ingiustizia che trovi. Il richiamo alle armi consente alle genti di partecipare democraticamente all’antico spettacolo della guerra e chi ne prende parte viene persino remunerato, ma c’è pure spazio per chi preferisce curare le comparse che rischiano di abbandonare definitivamente le scene. Il maccartismo era buffo quanto ciò contro cui si opponeva, ma per fortuna sia l’uno che l’altro sono scomparsi dalla faccia della Terra e da ogni dossier. Affacciandomi alla finestra vedrò mai una persona distinta che passeggi tranquillamente con un ombrello in mano e un basco sopra la testa nel corso di una ricaduta radioattiva? Di alcune cose preferisco soltanto leggere le istruzioni per l’uso, ma vorrei correggere i rischi che sono scritti nei geni per fare le scarpe alla natura.

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28
Mar

Sesta puntata

Pubblicato sabato 28 Marzo 2009 alle 00:36 da Francesco

Dopo oltre un anno ho girato velocemente l’ultimo atto del mio videoblog. In questa puntata non espongo punti di vista né altri orpelli della personalità, ma sottolineo alcune cose senza scendere nei dettagli. Il videoblog si è rivelato un ottimo strumento per limare alcuni lati della mia introspezione, ma ormai non sento più la necessità di avvalermene perché ritengo di non poterne trarre ulteriori benefici. Questo genere di filmati ormai non hanno più valore per me e li considero come reperti di un’indagine introspettiva che almeno in questi termini può dirsi conclusa con successo. All’interno di questo video c’è un errore che lascio come un cadeau a chiunque sappia coglierlo.

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24
Mar

Egolalia

Pubblicato martedì 24 Marzo 2009 alle 01:00 da Francesco

In questo periodo non ho granché da annotare e con il passare del tempo mi sembra che io abbia sempre meno da scrivere, ma trovo che la sporadicità dei miei appunti sia un fenomeno normale. La mia mente non è sterile, ma non riesce a partorire idee e preferisce godere dei suoi interminabili momenti di serenità. Non ho mai scritto qualcosa di monumentale perché non ho mai giaciuto in una tristezza abissale e dunque non ho mai potuto raggiungere quelle profondità del dolore dalle quali è possibile estrarre concetti di rara bellezza; taluni sono stati trascinati in una ricerca simile senza volerlo e sono rimasti sepolti sotto il peso delle loro scoperte come accade ancor oggi a certi minatori asiatici per un compenso di gran lunga inferiore. Durante le fasi più concitate della mia introspezione mi sono spinto fino a dove ho dovuto, ma non ho mai provato a oltrepassare certi limiti perché per farlo avrei dovuto procurarmi volontariamente del male, ma la mia indole tende verso il bene e per fortuna non sono in grado di arrecare danno a me stesso in maniera intenzionale. Non ho grandi eventi da celebrare né mi fronteggiano chiome che io possa incoronare, ma al cospetto di ogni giorno io provo una sorta di esaltazione per il solo fatto di vivere e questa sensazione non è figlia di alcuna struttura dogmatica. Io non sono in grado di spiegare ciò che alimenta positivamente il mio umore, ma è qualcosa di autentico che sfugge alle parole e che a mio avviso non può scaturire direttamente da nessun indottrinamento. Forse dovrei ricorrere a due termini filosofici per dare una vaga idea di ciò che intendo e con l’accostamento del cinismo filosofico allo stoicismo potrei lasciare un indizio a questo riguardo, tuttavia quest’ultimo risulterebbe tale persino per la mia capacità descrittiva data la natura sfuggente della sensazione stupenda che mi accompagna da un po’ di tempo e che ho fatto oggetto di esame per l’ennesima volta. Se io leggessi queste parole con gli occhi di un estraneo non potrei fare altro che schernirle. Ciò che ho scritto finora risulta vago e approssimativo persino per me, ma il carattere indeterminato di questo appunto non dipende affatto dalla mancanza di conoscenza dell’argomento in questione ed è soltanto la conseguenza della difficoltà di spostare una sensazione da un piano ineffabile a un piano intelligibile. Pazienza.

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19
Mar

Meow

Pubblicato giovedì 19 Marzo 2009 alle 16:37 da Francesco

Qualche giorno fa ho osservato il mio gatto Eisenhower mentre giocava con un piccolo topo ormai esanime che sbatteva da una zampa all’altra a mo’ di gomitolo. A un certo punto il mio amico a quattro zampe ha iniziato a mangiare il roditore e ho visto quest’ultimo diviso quasi a metà. Pensavo che i gatti domestici si limitassero a giocare con le loro prede. Eisenhower ha sempre fame e forse al posto del metabolismo ha il motore di una Lexus. A me non piace giocare al gatto col topo perciò non invidio i felini né i loro avversari. La primavera sta per cominciare il suo turno ufficiale, ma la sua aria mi è già entrata dentro. Ultimamente dalle mie parti le giornate sono un po’ ventose, ma il cielo spesso è terso e sembra che le piogge invernali siano diventate ricordi piacevoli di una stagione a cui si addicevano. Il sole mi accompagna durante le mie sessioni podistiche e ormai corro sempre a maniche corte sebbene io indossi t-shirt in ogni stagione. Ho trascorso bene i primi mesi dell’anno corrente e anche i trecentosessantacinque giorni che li hanno preceduti mi sono piaciuti sebbene non abbiano portato cambiamenti epocali nella mia vita. Mi aggrada il modo in cui il tempo scorre e non cerco motivi per lamentarmi, ma anche se provassi a trovarne qualcuno probabilmente non ci riuscirei. Tra poco più di dieci giorni sarò dall’altra parte del mondo e il mio secondo viaggio in Giappone potrebbe essere la mia ultima partenza estera per un po’ di tempo qualora la mia domanda di arruolamento andasse a buon fine. Mi sento bene e ormai questo stato positivo si è radicato in me. Sono fortunato perché non ho grandi ambizioni e di conseguenza non devo affannarmi per raggiungere obiettivi apparentemente importanti, tuttavia quando ho qualche compito da svolgere cerco di portarlo a termine nel migliore dei modi. So che al massimo posso incontrare difficoltà materiali, ma a livello interiore mi sento invulnerabile e questa certezza solida mi permette di godere del mio tempo in ogni circostanza. Sono ripetitivo, ma gli echi di certi pensieri non mi stufano affatto. Meow, come direbbe il mio gatto Eisenhower.

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11
Mar

Arruolamento

Pubblicato mercoledì 11 Marzo 2009 alle 19:24 da Francesco

In quest’ultima settimana ho raccolto molte informazioni su come diventare volontario in ferma prefissata di un anno nell’Esercito Italiano e ho cominciato a preparare la mia domanda di arruolamento. Devo ancora ottenere il certificato per l’idoneità all’attività sportiva agonistica che dovrò allegare alla mia domanda, ma conto di ottenerlo prima della mia partenza per il Giappone. Sono estremamente motivato e mi auguro di essere incorporato. Qualora riuscissi ad entrare nell’Esercito Italiano potrei vagliare la possibilità di cominciare una carriera nelle Forze Armate. Vorrei che mi fosse concessa l’opportunità di mettere alla prova le mie capacità. Ho già una forte autodisciplina, non ho problemi a rispettare le gerarchie né a faticare, inoltre per me è totalmente indifferente la mia eventuale destinazione poiché per tutto il periodo della mia ferma io vivrei in funzione del mio status militare; dunque essere mandato in Sicilia o in Trentino-Alto Adige a me non cambierebbe nulla. Nella domanda di arruolamento ho dato la mia disponibilità per il conseguimento del brevetto di paracadutista e per l’assegnamento ai reparti Alpini in modo tale da dimostrare fin dalle prime righe tutta la mia disponibilità. Ovviamente non ho delle aspettative particolari e so quanto sia difficile essere accettati a causa dell’alto numero di domande. Penso che un’esperienza del genere potrebbe aiutarmi a ricucire il rapporto tra me e la mia patria. Io non divento improvvisamente patriota quando l’Italia gioca i mondiali o gli europei di calcio né quando un connazionale si distingue per qualche impresa particolare, ma sono pronto a indossare una divisa per dimostrare con i fatti ciò che le parole possono soltanto millantare.

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7
Mar

Blaze Bayley a Stazione Birra

Pubblicato sabato 7 Marzo 2009 alle 17:09 da Francesco

Approfitto di questo grande evento per impugnare nuovamente l’italiano. Ieri sera sono stato a Ciampino per il concerto di Blaze Bayley che si è tenuto a Stazione Birra. Il live è stato devastante e l’ex frontman degli Iron Maiden ha esaltato tutto il pubblico, me compreso. Sono stati proposti molti pezzi dell’ultimo album “The Man Who Would Not Die” che in questi giorni ho ascoltato più volte. Blaze Bayley ha proposto heavy metal duro e puro, dimostrando quanto la sua personalità sia veramente hardcore. Quest’uomo ha ancora una forza incredibile e uno spessore fuori dal comune nonostante abbia perso la moglie e sia stato oggetto di critiche pesanti per i dischi degli Iron Maiden in cui egli ha sostituito Bruce Dickinson. Devo ammettere di non essermi mai gasato così tanto a un live. Sotto l’aspetto tecnico il concerto è stato perfetto, almeno per le mie orecchie. Verso la fine dell’esibizione un tizio che era vicino a me (io ero proprio davanti al palco, con le braccia poggiate sul bordo) è salito sul palco e ha abbracciato Blaze Bayley, ma quest’ultimo non si è scomposto e dopo averlo allontanato ha continuato a cantare come se non fosse successo niente; successivamente l’invasore è stato portato via da un addetto alla sicurezza e pare che si sia fatto un po’ male. Insomma, è stato un concerto grandioso e alla fine ho avuto anche la possibilità di stringere la mano ed esprimere il mio apprezzamento a tutti i membri del gruppo che si sono dimostrati disponibili. Lo stesso Blaze Bayley a un certo punto della serata ha detto in inglese che alla fine del live si sarebbe fermato con ognuno dei presenti per fare fotografie e firmare autografi dato che non si considera una rockstar, inoltre ha detto che lui e il gruppo avrebbero suonato fino alla fine e non sarebbero andati dietro le quinte per poi riuscire in un secondo tempo a seguito del richiamo del pubblico come è consuetudine di qualche altra band; ho apprezzato molto questo comportamento. Rispetto Blaze Bayley e il suo gruppo sia come musicisti che come persone. Sono tornato a casa con una maglietta del tour; soldi spesi bene. Il video che si trova qua sotto può dare solo un’idea di quanta energia sia capace di sprigionare Blaze Bayley, ma dal vivo è davvero una cosa indescrivibile. Complimenti ancora a Stazione Birra per tutte le belle cose che organizza con passione e professionalità. Rock on.

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5
Mar

Bogdan and his ways to get by

Pubblicato giovedì 5 Marzo 2009 alle 19:48 da Francesco

Recently I had another call with my Romanian friend Bogdan. Until a few of months ago he was in north Italy but now he’s back in his hometown. It’s almost three years that I don’t meet him. This guy taught me a lot of things that I couldn’t have learnt from books. He never had trouble with law even if he broke it more than one time. Bogdan isn’t a dangerous guy but I think that he’ll go in jail someday. Every time I call him, he tells me about hustles and money. However he always has jokes and good memories to fill our conversations. Bogdan isn’t a lucky boy and he has many problems to solve but he knows many ways to get by. Once he lived one year in Orbetello with his parents to works and during his day off we played video games in my former house and in the evening we went out for a walk. We had a strange buddy in common but now that guy has big financial problems and Bogdan always asks me about him to have a good laugh. I haven’t close friends but I like and respect people who struggle to improve their lives. I’m almost twenty five years old and I still don’t care to get a bright future. My life is fine but I’ll always miss certain things. I already know a part of what will happen to me and this knowledge doesn’t scare me. Well, I hope to meet again Bogdan to say jokes and make fun of everything on this planet. At the bottom of this post I putted a video of a song by Parazitii that Bogdan used to listen while he was in Italy; that’s titled “Fuck You Romania”. Bagamias pula.

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1
Mar

Foolish ways

Pubblicato domenica 1 Marzo 2009 alle 18:31 da Francesco

Lately I’ve changed my running path and now I cover a distance of eighteen kilometers on an asphalted road while the previous distance was sixteen kilometers mainly along a pinewood. I met a strange man yesterday on the way back to home and I spent about twenty minutes to talk with him. He told me the story of his life but his tale was full of unusual facts. This man told me that he’s under medical treatment to cure his mental issues and he told me over and over about his dead father. I read much sorrow on his old face but I didn’t feel pity for him. He was afraid of something but I didn’t realize what he meant. He kept telling me that someone wanted to hurt him but I thought that he was lying. Drugs and alcoholics can fuck up forever a person and the guy that I met was a another clear example of self-destruction. I take care of my mind like a mother takes care of her children. Maybe somebody likes to cradle inner demons while the life goes on but I prefer other kinds of entertainment. In my humble opinion the emptiness isn’t as bad as it looks but it takes a bit of time to get used to it. The lack of will is a good business and every dealer can sell easily wrong remedies for the human worries. Some points of view can blind any form of wisdom without effort and some events can wipe out the weak beliefs. It’s funny and ironic how personal judgments can be totally wrong. I don’t understand how I could be a better person blaming someone else for my mistakes but somebody thinks that’s a good way of living. When I go wrong I laugh about my mistakes but I keep the faith in myself. It doesn’t concern me what people think as long as their thoughts cannot be called deeds. I like the stormy moments of life because I can feel the force of human will as described in a part of Nietzsche’s philosophy.

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