28
Feb

Chiunque tu sia

Pubblicato mercoledì 28 Febbraio 2007 alle 10:57 da Francesco

Ciao. Un gobbo senza denti ti prende per mano e ti accompagna nel passato per sodomizzare il tuo futuro. Pensi che la tua vita sia interessante, ordinata, ricca di opinioni e di interessi che si sviluppano al di sopra della povertà e al di sotto della megalomania. Il gobbo ti consiglia di girare il capo per guardare i calessi luttuosi che percorrono le strade della tua storia. Quelle immagini aride ti rinfrescano la memoria? C’è tutto, non manca un cazzo. Sei immerso nel fango e ripercorri passo dopo passo il dolore che ti ha gambizzato più di una volta. Non stai leggendo le mie parole, ma stai passando in rassegna tutti i nomi che hanno bucato la tua carne. Come si chiamavano quelle persone che ti hanno mandato il cuore in gola prima di sgozzarti? Ricordi i loro nomi, non è vero? Puoi dirlo a me e al gobbo. Non avere paura perché dopo questo riassunto macabro avrai tutto il tempo per provarla. Non puoi nascondere a te stesso l’identità dei tuoi assassini. Le ricordi quelle giornate uggiose? Il gobbo misura l’intensità delle tue fitte con uno stetoscopio composto da ossa e silenzio. Ridiamo di te e della somma delle tue manifestazioni di vanità e d’arroganza che frantumi come un bicchiere vuoto che assiste incolpevolmente alle tue frustrazioni. Ogni uomo ha una croce, ma pochi riescono a staccarla dalle loro spalle per lanciarla con risentimento e soddisfazione verso Gesù Cristo. Il gobbo pensa che tu non sia un caso raro. Non dileggiamo i tuoi drammi, ma le gigantografie pacchiane che hai fatto in loro onore con i pezzi pregiati del tuo tempo e con l’autocommiserazione. Ciao.

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27
Feb

Stramberie brutali

Pubblicato martedì 27 Febbraio 2007 alle 11:06 da Francesco

Un anziano in fuga dal suo ospizio si colpisce le tempie con le palme delle mani mentre osserva una famiglia in fiamme che corre verso un tavolo da picnic. Un tossicodipendente asseconda la sua indole francescana e inietta una dose di eroina a un bellissimo gabbiano bianco. Alcuni ragazzini annoiati picchiano la madre di un loro amico, la rapinano e poi le lasciano sul seno nudo degli appunti scolastici per il figlio. Un elicottero di una famosa forza di pace si diverte a sparare su alcune popolazioni indigene. Un primario impazzito decapita una dozzina di pazienti sotto chemioterapia e prima di suicidarsi ordina gli scalpi sulla propria scrivania. Una badante affettuosa cuce un abito per il figlio che non ha mai avuto con il tessuto epiteliale di un bambino morto nella culla. Lungo le strade i gatti si uccidono a vicenda per mangiarsi. Una giovane modella si spacca i denti con un martello da carpentiere per ribellarsi alla prigione della sua bellezza: piange per il dolore immane e cerca di sorridere obliquamente. Un ragazzo autistico svuota l’urna della madre per fare spazio alla sua collezione di macchinine. Il cellophane avvolge il viso di una donna obesa riversa sul pavimento di uno squallido monolocale di periferia. Le gengive che sanguinano, le gole che si disidratano, le labbra che si screpolano, i polmoni che soffocano, i fegati che affogano, le narici che scoppiano e le cellule che muoiono.

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26
Feb

Stupro morale

Pubblicato lunedì 26 Febbraio 2007 alle 12:22 da Francesco

Spesso gli uomini dicono che le donne sono tutte troie e lo affermano con estrema convinzione per lenire le loro ferite. Le generalizzazioni sono strumenti imprecisi e penso che vadano bene solo per denigrare la discografia degli Abba, ma credo che in tutti gli altri casi la loro efficacia sia solo il frutto di un’autoconvinzione piuttosto comica. Presumo che per diminuire le possibilità di incontrare le cosiddette “troie” sia sufficiente evitare di trattare le donne come troie. Semplice, no? Beh, no. Per me una troia è colei che tradisce il proprio partner di nascosto. Purtroppo la mentalità italiana, e suppongo che non sia l’unica di matrice religiosa, considera troie, zoccole, baldracche, quelle donne giovani o attempate che si limitano a soddisfare la loro concupiscenza senza violentare la fiducia di un’altra persona. Non mi attira il sesso fine a se stesso ed è anche per questo motivo che sono ancora vergine, ma capisco chi ama fottere e farsi fottere. Ciò che mi disturba è il velo formato da tabù e vergogne di vario genere che si trova sopra i rapporti tra persone che hanno scopi puramente sessuali. Sembra quasi che il tradimento, ovvero lo stupro morale dei sentimenti, non sia un atto grave, anzi, pare che per qualcuno sia qualcosa da mettere in conto e questa convinzione nella mente di taluni legittima gli abusi sulla fiducia di qualcun altro. Il tradimento è uno stupro morale perché l’intimità della persona tradita è costretta a fare parte del gioco erotico di altre persone. Ho già espresso molte volte questo concetto, ma penso di non averlo mai fatto in questi termini. La fedeltà non è un valore che appartiene a quella latrina del Vaticano, ma è un collante che viene preteso solo quando è offerto. In altre parole penso che occorra fermare la latitanza della sincerità per comportarsi come si vuole senza stuprare l’intimità di una persona inconsapevole e indifesa. L’inganno e il tradimento portano frustrazione e risentimento, ma parimenti credo che non sia salutare una fedeltà forzata, quasi a oltranza. Occorrono chiarezza e parole cristalline per salvaguardare la propria intimità dagli attacchi faziosi della disillusione. È incredibile come l’egoismo e la paura riescano a complicare dei meccanismi semplici e talvolta per vivere più sereni è sufficiente trovare il coraggio di concludere un rapporto che non ha più linfa invece di sfigurarne la carcassa con menzogne e tattiche distruttive. Non ho esperienza in campo affettivo e credo che questa mia peculiarità tragicomica mi conferisca un po’ di obiettività su questo argomento.

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25
Feb

Fotografie

Pubblicato domenica 25 Febbraio 2007 alle 13:07 da Francesco

Ho messo online un centinaio di fotografie del mio viaggio nel Sol Levante. Per vederle è sufficiente aprire gli occhi e cliccare qui. Spero di vivere abbastanza a lungo per guardare di nuovo queste immagini e provare qualche breve moto di nostalgia. Non sono il tipo che ama crogiolarsi nel passato. Per adesso sono riuscito a montare il primo quarto d’ora del filmato che documenta i miei movimenti nella vecchia Edo e mi auguro di terminarlo e metterlo online entro la fine della prossima settimana. È un peccato che la tecnologia non mi permetta di traslare le sensazioni ineffabili che ho avvertito dall’altra parte del mondo. Penso che il compito delle immagini, statiche o in movimento, sia quello di nutrire la fantasia. Credo che qualche scatto fotografico di infima qualità stilistica e qualche sequenza montata senza criterio possano solo nutrire la fantasia dell’osservatore. Disprezzo il legame che i filmati e le fotografie hanno con il passato, ma devo ammettere che talvolta l’effetto di qualche fermo immagine riesce a farmi scordare la sua collocazione temporale.

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24
Feb

Pensieri perimetrali

Pubblicato sabato 24 Febbraio 2007 alle 06:13 da Francesco

Talvolta cerco di analizzare alcuni comportamenti stereotipati per comprendere di più me stesso, ma di tanto in tanto temo di porre involontariamente delle lenti di saccenteria per assecondare giochi dialettici e piaceri vanesi. Mi stanno sul cazzo coloro che cercano di infettare le vite altrui con la propria disillusione e vorrei che costoro portassero la loro carcassa emotiva lontano dalle persone suggestionabili. Provo un po’ di pietà per i vittimisti, ma devo ammettere che in certi momenti l’autolesionismo può essere un passatempo piacevole per ingannare l’attesa di una chiave di lettura più obiettiva. Osservo con sfiducia chi millanta grandi progetti per riempire gli spazi vuoti della sua intimità con lavori e attività intellettuali. Credo che una cultura abbastanza ampia in mano a qualcuno privo di forti esperienze emotive abbia la stessa valenza di un binocolo in mano a un cieco. Mi sembra che gli eccessi riflettano sempre un profondo stato di malessere. È facile confondere i modi esprimersi con i tentativi di mostrarsi artificiosamente agli altri: un painting facciale, qualche look démodé, decorazioni tribali o concetti che cercano goffamente di rappresentare un nichilismo di facciata. Mi annoia chi ostenta la sua fede per compensare gli stenti che appartengono ai meccanismi ignoti della vita e chi imbastisce discorsi apparentemente complessi nascondendone le finalità puramente speculative. Non desidero ingozzarmi con quintali di frasi corrette e asettiche, ma voglio toccare quelle emozioni che scuotono e abbattono qualsiasi pensiero perimetrale. Sono ancora lontanissimo da certi sentimenti e credo che solo la casualità possa ridurre notevolmente la mia distanza emotiva. Le aspettative sono delle assassine e per fortuna non avverto la loro pericolosa presenza.

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22
Feb

Piove sul bagnato

Pubblicato giovedì 22 Febbraio 2007 alle 14:10 da Francesco

Da alcuni giorni ho iniziato lo studio autodidattico del giapponese. Ho imparato i primi quindici caratteri dell’hiragana, uno dei sillabari nipponici. Ho intenzione di ritornare a Tokyo prima della fine dell’anno e spero di riuscirci durante l’estate. Mi sento bene e la nuova colorazione della mia stanza ha un effetto positivo sul mio mood. Adesso le pareti della mia camera sono rosse e riflettono ottimamente la luce del sole. Ieri ho ripreso a pedalare e sono andato a fare in culo fino alla strada panoramica di Porto Ercole. Oggi domerò di nuovo la mia bicicletta e mi recherò in qualche zona remota del mio comune. Tra uno sbadiglio e l’altro ho notato che il governo di centrosinistra rischia di durare quanto il mio interesse per il punk e per le sue derive. Qualora l’Italia dovesse tornare alle urne mi asterrò nuovamente. Sia il centrodestra che il centrosinistra sono condizionati dalle ingerenze del Vaticano e le piccole minoranze veramente laiche che si trovano nella politica italiana non possono fare nulla contro l’invisibile teocrazia del cattolicesimo. Il mio voto non serve. Che Ruini scelga da solo i suoi burattini. Al momento credo che il qualunquismo sia la migliore condotta che un italiano possa adottare nei confronti della classe politica. Sono un ragazzo mantenuto e viziato, per le mia condizione sociale è indifferente che al potere ci sia uno schieramento o l’altro, ma rabbrividisco al pensiero della disillusione degli italiani meno abbienti ed evito di disquisirne per non cadere nel populismo.

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19
Feb

Karimun

Pubblicato lunedì 19 Febbraio 2007 alle 21:42 da Francesco

Sono tornato a casa ieri sera. Alla dogana di Amsterdam due addetti hanno rallentato la fila per guardare con stupore la mia PlayStation 3 nipponica e uno di loro si è complimentato con me per l’acquisto tecnologico. Alla dogana italiana non ho avuti problemi e un finanziere simpatico, ovvero un ossimoro vivente, mi ha accolto con un paio di battute e mi ha lasciato rientrare nella mia nazione del cazzo senza controllare i miei bagagli. Il viaggio di ritorno è stato stupendo. Durante il volo da Tokyo ad Amsterdam ho conosciuto una ragazza inglese originaria del Bangladesh. Si chiama Karimun, è venuta al mondo tre anni prima di me e lavora come ortopedica a Birmingham. Abbiamo parlato per buona parte delle undici ore passate sul 777 della KLM e abbiamo toccato molti argomenti. Alla fine del volo abbiamo deciso di restare in contatto via Internet. È stata Karimun a cercare il dialogo e sono contento che l’abbia fatto. Quante possibilità avevo di sedere accanto a una venticinquenne inglese di origini bengalesi che che ama lo snowbard, le tradizioni italiane e gli scrittori russi? Sono andato in estasi quando mi ha parlato di “Delitto e Castigo” e di “Guerra e Pace”. Abbiamo conversato a lungo e il mio inglese maccheronico si è rivelato abbastanza fluente. L’ho imbarazzata un po’ quando ho chetato la sua curiosità sulla mia vita sentimentale e appena ho pronunciato la parola “wanking” è scoppiata in una delle sue piacevoli risate. Mi ha parlato un po’ mestamente delle sue storie sentimentali e mi ha elencato alcune delle sue innumerevoli passioni. Mi sono avvalso delle sue conoscenze mediche per mettere in mostra la mia lieve ipocondria e l’ho lasciata un po’ stupita e perplessa quando le ho chiesto qualche informazione sulla prevenzione dell’osteoporosi. Vedrò di nuovo Karimun, ne sono certo. La foto che si trova qua sotto mostra la rotta percorsa dal mio aereo e l’ho scattatta prima di atterrare ad Amsterdam. Nota: le hostess della KLM sono bellissime.

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17
Feb

Sayonara

Pubblicato sabato 17 Febbraio 2007 alle 16:16 da Francesco

Io, qualche pensiero passeggero e la notte di Tokyo siamo allo stesso tavolo, ci scrutiamo senza parlare e aspettiamo che la luce solare illumini la parte del mondo in cui ci troviamo. Mancano circa dodici ore alla mia partenza. Sono in piedi dalle otto di mattina e adesso è quasi mezzanotte. Ho deciso di non dormire. Devo ancora sistemare la mia valigia, ma per ora non ho voglia di infastidirla. Sono stanco ed entusiasta. Spero che alla dogana non sorgano problemi per alcune cose che ho acquistato. Mi sembra che sia passato molto tempo dal mio arrivo a Tokyo. Ho accumulato quantità industriali di sensazioni che non intendo restituire a questa megalopoli asiatica. Il viaggio è stato relativamente facile e anche l’esplorazione urbana non è stata particolarmente complessa. Sono pronto per raggiungere mete più impervie e non mi riferisco solo a quelle riportate sul planisfero. Questa esperienza estemporanea mi ha donato uno stato d’animo particolare e mi chiedo se ciò che provo in questo momento sia l’espressione semplice e silenziosa della felicità. Sono distrutto dal benessere di questi giorni e lascio che sia quest’ultimo a ricompormi atomo per atomo.

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14
Feb

Saint Valentine’s Day

Pubblicato mercoledì 14 Febbraio 2007 alle 13:28 da Francesco

Oggi a Tokyo ha piovuto per gran parte della giornata, ma l’acqua del cielo plumbeo non mi ha impedito di aggirarmi per la metropoli nipponica. Le vetrine ricordano che il quattordici febbraio è il giorno di San Valentino: la festa degli innamorati e dell’industria dolciaria. In questo momento mi sento completo e non odo i reclami dei miei desideri più profondi. Passo dopo passo lungo le arterie di Tokyo ho accumulato pensieri e gioie. Le mie cornee sono illuminate dalle sensazioni di pace e libertà che appartengono al mio status di straniero solitario. Anche il ritorno in Italia mi affascina. Mi attendono altre tredici o quattordici ore di volo. La distanza dal mio luogo natio depura le mie idee malsane e dilata gli strati del mio benessere. Cullo la mia contentezza, l’accudisco e la guardo crescere. Ho un nutrito gruppo di immagini un po’ macabre da rovesciare su queste pagine per equilibrare il mio stato emotivo e per evitare che la mia serenità contragga il virus dell’ingenuità. Mi mancheranno gli sguardi e le andature dei giapponesi, la riverenza che non mi ha mai dato l’idea di essere ostentata, il caos ordinato, i cibi precotti, i personaggi strambi, il mercato vicino a Ueno, gli scenari futuristici di una megalopoli che riesce ancora ad amalgamarsi con il suo passato, i tentativi risibili con i quali alcuni giapponesi cercano di assomigliare agli occidentali e la grazia disarmante di ragazze che ai miei occhi sembrano divine. Ho bivaccato con Tokyo nel migliore anfratto della mia solitudine asiatica. Spero che la mia morte sia ancora lontana, o almeno mi auguro che accetti una trasferta in Giappone!

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12
Feb

Premio nipponico

Pubblicato lunedì 12 Febbraio 2007 alle 04:46 da Francesco

Stamane, ad Akihabara, ho vinto l’action figure di un personaggio femminile di Gundam. Finalmente, dopo averci buttato ottanta trilioni di yen, sono riuscito a vincere qualcosa alle macchine della Taito. Sono certo che non sfigurerà nella mia stanza. Oggi andrò a Shinjuku e forse farò un salto a Shibuya. Ho raccolto molto materiale per il video celebrativo di queste due settimane nipponiche e quando tornerò in Italia inizierò ad assemblarlo per inserirlo su queste pagine, ma caricherò qualche spezzone anche su YouTube per implementarlo facilmente su queste pagine virtuali.

Action figure Gundam

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