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Ott

Puzzle difettoso

Pubblicato martedì 24 Ottobre 2006 alle 13:03 da Francesco

Gli uccelli di Cassandra cinguettano al di sotto delle tenebre celesti. Impiegati solitari consumano il pranzo in una vecchia trattoria e attendono le due del pomeriggio per tornare a respirare sui propri incartamenti. Studenti svogliati percorrono le strade con indifferenza e cercano soluzioni rapide per contenere le crisi adolescenziali. I cellulari veicolano con solerzia i moti dell’animo e lasciano nell’etere le tracce evanescenti della propria attività. Nei giardini le carampane siedono accanto alle carampane e i vegliardi accanto ai vegliardi. Un po’ di gioventù innocente pedala velocemente mentre uno sguardo vetusto osserva con malinconia una pigna indifesa. A volte i legami sembrano oleodotti difettosi che finiscono per rompersi e inquinare. Non mi piacciono le urla stonate e manifesto sempre la mia insofferenza verso le discussioni che non mi appassionano. A volte mi chiedo se sia più patetica l’ostentazione della mia masturbazione o l’orgoglio creatore di chi investe tutto il suo tempo in una disciplina fortemente rimunerativa. Le persone assomigliano a pallottole vaganti che entrano ed escono dalla vita di ogni individuo. Copro le mie spalle con un’indifferenza spontanea e cerco di sfruttare l’energia atarassica per chetare i miei desideri. All’orizzonte non intravedo tempeste ormonali né lembi di terra sui quali attraccare. Ho bisogno di conoscermi un po’ di più per approfittare del tempo a mia disposizione. Anche per oggi ho concluso questo puzzle difettoso composto da frasi sconnesse. Se fossi un mercante importerei un andamento logico nelle colonie delle mie facoltà mentali.

Categorie: Intimità, Parole |