27
Lug

Apologia di sarcasmo

Pubblicato giovedì 27 Luglio 2006 alle 19:49 da Francesco

Le mie casse stanno pompando “Who’s Hard”, un album del 2005 di Big Shug. “Whassup Duke, it’s Big Shug again, here to make money, fuck makin’ friends”. Ho le gambe a pezzi e non ho voglia di fare un cazzo. Penso che stasera mi guarderò qualche puntata di “South Park”. Ho sempre amato la volgarità gratuita e il cattivo gusto, ma questa mia preferenza per un certo tipo di sarcasmo non è dovuta al classico atteggiamento adolescenziale da bastian contrario. Per me non c’è nulla di male a scherzare sulle malattie terminali, sulla morte, sulla povertà, sulle debolezze e su ogni tema che appare dogmatico e intoccabile. “South Park” e “Beavis & Butthead” sono gli esempi migliori del tipo d’ironia cinica e demenziale che prediligo, ma penso che si possa fare ancora di più. Sono alla ricerca di nuove serie animate con cui dilettarmi durante le sere poco animate. Mi piacciono i personaggi grotteschi che tirano fuori battute terra terra su ogni tipo di argomento evergreen. Se fossi in grado di disegnare decentemente realizzarei un cartone animato ambientato in Italia con personaggi stereotipati della penisola: un terrone, un ultras dell’Atalanta, un’aspirante velina di centocinquanta chili e un bestemmiatore bigotto. Ah, peccato che la natura non mi abbia donato una mano da artista, in compenso me ne ha regalate due da segaiolo. Mi sento bene quando derido me stesso e tutto quello che mi circonda, il mio nichilismo è ludico e non autodistruttivo. Mi piace chi gioca con il nulla e dileggia le tragedie del mondo. I vittimisti mi annoiano tremendamente, quasi quanto le repliche di “Star Trek: Voyager”.

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27
Lug

Guarda mamma, un indulto!

Pubblicato giovedì 27 Luglio 2006 alle 16:31 da Francesco

Grazie all’ennesimo manipolo di idioti oltre dodicimila detenuti potrebbero tornare in libertà. Questo provvedimento riguarda anche i reati finanziari, i reati contro la pubblica amministrazione e i reati di scambio elettorale politico-mafioso. Mi chiedo come mai l’indulto oltre alla scarcerazione non preveda anche una vacanza Alpitour a spese dello Stato. Questo atto di clemenza serve solo a lustrare il narcisismo progressista di alcuni politici e ad aiutare la solita cerchia di parenti e amici inguaiati con la giustizia. Condoni a destra e scarcerazioni a manca. Credo che Di Pietro sia l’unica voce savia in mezzo a un coro di manigoldi in doppiopetto, ma ovviamente non può nulla contro il partito dell’illegalità composto da omiciattoli di destra e di sinistra. In Italia non è possibile avere una posizione politica, ogni partito stringe accordi per i suoi interessi e per i suoi protetti. Per cinque anni Silvio Berlusconi è stato dipinto come l’Anticristo, ma la verità è che quasi tutta la classe politica italiana ha sembianze luciferine. A questo punto penso che Bernardo Provenzano non sfigurerebbe come senatore a vita e che Matteo Messina Denaro potrebbe adempiere ottimamente al ruolo di guardasigilli. Spero che qualcuno possa spiegarmi la differenza tra mettere il proprio voto nell’urna e guardare la trilogia de “Il Padrino”. Non ho mai votato perché non sono mai riuscito ad avere fiducia nei propositi subdoli dei due poli e questo ultimo “atto di ipocrisia politica clemenza” ha confermato le mie perplessità per l’ennesima volta. Dovrei andare in Sud America e stabilirmi in una bella repubblica delle banane per evitare di sprecare parole qualunquiste sulla politica nostrana.

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27
Lug

Noyz Narcos – Non Dormire

Pubblicato giovedì 27 Luglio 2006 alle 14:40 da Francesco

Ogni tanto anche l’hip hop italiano riesce a darmi qualche soddisfazione e questo pezzo ne è la prova. “Non Dormire” è tratto dall’omonimo album di Noyz Narcos uscito un po’ di tempo fa. Rime violente e atroci su una base caustica. “Generazione atea che si tatua Gesù Cristi”. Noyz Narcos fa parte del Truceklan, una crew molto prolifica che a mio avviso esprime nel modo più crudo possibile il disagio sociale.

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26
Lug

Tra ieri e domani

Pubblicato mercoledì 26 Luglio 2006 alle 14:40 da Francesco

Guess what? Frank intravede un altro sunny day dalla finestra. Israele e Libano continuano a maciullarsi con i soldatini di piombo e sembra che non abbiano intenzione di placare le ostilità. Ieri ho rasato il mio cranio e adesso assomiglio di nuovo a un naziskin con i denti storti. Devo partire per ritrovare me stesso, sento il bisogno, quasi fisiologico, di allontanarmi per un po’. Ho già accennato la mia necessità di andarmene per un certo lasso di tempo e mi auguro che le mie parole presto si trasformino in fatti. La noia infesta ancora le mie giornate, ma riesce a scalfire raramente la mia strana serenità senza fondamenta. Tra due ore andrò da un dermatologo per una breve visita, poi farò un po’ di spesa e infine tornerò a casa. Mi attende un pomeriggio davvero avvincente e pieno di avvenimenti fantastici. Riesco già ad assaporare l’ebbrezza di inserire un euro nel carrello della spesa: wow! Spero che il dermatologo non trovi né un meningioma né un melanoma sul mio corpo. Il nevo blu che ho sulla parte sinistra del mento è uno dei pochi nei che in futuro potrebbe darmi dei problemi, ma per adesso non presenta nessun pericolo e credo che nel peggiore dei casi possa essere rimosso facilmente. Penso che avere un tumore e riuscire sconfiggerlo possa permettere a una persona di osservare la vita da un’altra prospettiva, ma non sono ancora così folle da sperare di incorrere in una neoplasia per tentare di dare un significato alla mia esistenza.

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25
Lug

Bocciato prima dell’esame

Pubblicato martedì 25 Luglio 2006 alle 11:58 da Francesco

Il mio esame di guida è stato fissato per il due agosto, ma io non ci andrò. Oggi ho avuto una discussione abbastanza accesa con il mio istruttore a causa del suo temperamento da psicolabile e ho deciso di non prendere parte all’esame. Questo mezzo uomo ultrasessantenne che avrebbe dovuto insegnarmi a guidare non ha mai perso l’occasione per sbraitare verso le mie orecchie. Stamane questa checca isterica mi ha detto: “Ora mi sono rotto i coglioni, non sono io che devo sopportare voi, siete voi che al massimo dovete sopportare me!”. Dopo due ore di risate ho iniziato a pormi qualche domanda. Mi chiedo come un uomo così turbato possa impartire lezioni di guida. È come se un aspirante suicida volesse dare lezioni di autostima. A un tratto il succitato “istruttore” mi ha detto qualcosa di simile: “Ma guarda te se devo farmi correggere da un moccioso che non sa stare seduto!”. Probabilmente lui pensava che mi sarei offesso di fronte a parole così “dure” o che avrei avuto una reazione emotiva, purtroppo ho deluso le sue aspettative: sono riuscito a trattenere il sorriso con i denti e ho evitato di ridergli in faccia. Quando sono sceso dall’auto gli ho annunciato il mio abbandono e lui ha iniziato a ululare qualcosa nella sua lingua per la quale non esiste ancora un vocabolario. Era dai tempi delle medie che non ridevo così spontaneamente! Io sono un po’ stronzo, lo ammetto, ma ‘sto tizio non sa insegnare e non voglio immaginare il numero di morti che ha sulla coscienza. Non penso che si possa apprendere una cosa seria come la guida in mezzo alle urla e agli insulti, quando si è sulla strada è in ballo la propria vita e quella degli altri. Non ho mai capito l’utilità dei berci nella didattica, anche a scuola ho sempre avuto professori che spesso gridavano. Penso che quei docenti e quegli istruttori che ricorrono alle grida non sappiano insegnare. Che mondo di idioti, però che risate! Forse tra qualche mese mi iscriverò da solo all’esame di teoria e poi farò la pratica in un’altra scuola guida. Peccato! Sono andato molto vicino a prendere ‘sta cazzo di patente, ma evidentemente mi serve più tempo. Adesso ho più esperienza al volante e penso che non avrò difficoltà in futuro. Mi scazza un po’ ripetere l’esame di teoria, ma posso sopportarlo. Spero di potermi mettere alla guida prima che il Niger riesca a saldare il suo debito pubblico.

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25
Lug

Dramma banale

Pubblicato martedì 25 Luglio 2006 alle 08:35 da Francesco

Uno sconosciuto abita accanto ad alcune pedine grigie che non lo salutano mai, dalle sue parti la staticità e la statistica vanno a braccetto. L’oscurantismo della Chiesa si è evoluto, infatti il sermone domenicale spesso è seguito dall’approfondimento del gossip nazionale. Lo sconosciuto scrive poesie sulla carta igienica e poi ci si pulisce il culo. Il nepotismo è l’erede di Gengis Khan e da tempo immemore ha imposto i suoi vessilli sugli altopiani della meritocrazia. L’apertura mentale spesso è confusa con l’apertura anale, infatti non è un caso che più di un homo sapiens ragioni con il deretano. Lo sconosciuto ama incastrare pezzi di puzzle con il suo martello da muratore. L’uomo senza nome si è ripromesso più volte di portare via la spazzatura, ma i pezzi dei cadaveri di sua moglie e di sua figlia sono ancora nel freezer. Questo assassino anonimo è maleducato perché non si è ancora presentato ai carabinieri e non ha sdoppiato la sua personalità per fare le condoglianze a se stesso. Ogni venerdì sera lui ruba una sedia a rotelle dall’ospedale più vicino e la utilizza a mo’ di slittino lungo le discese della periferia. Una tragedia nella norma, nulla di speciale. Il piranha mediatico vuole qualcosa di più truculento per imbastire il suo palinsesto. Quindici minuti di popolarità in cambio di trent’anni di galera. Wahrol aveva ragione solo in parte.

Andy Warhol - Skull
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24
Lug

Pluf

Pubblicato lunedì 24 Luglio 2006 alle 08:10 da Francesco

Ieri mattina ho espirato e poi mi sono lasciato cadere su un raggio di sole adagiato sul fondo di una piscina ombreggiata. Mi è piaciuto stare sott’acqua a riflettere sulle bizzarrie della mia vita. Ieri pomeriggio ho giocato una partita di calcio con alcuni moldavi: ho sfoggiato le poche parole rumene che conosco e ho corso molto in mezzo a un terreno di gioco simile a un terreno agricolo. Ieri sera mi sono gettato sul letto e ho passato la notte assieme a diversi strappi muscolari. Dalle mie parole credo che si evinca il mio entusiasmo per la giornata terminata poco più di otto ore fa. Certe volte non riesco ad accettare i miei ventidue anni. Voglio continuare a mettermi le mani nel naso per estrarre qualche caccola da ingurgitare, ma questo mio desiderio nasale stride con la mia età. La calura ha sabotato il mio cerebro e fino a settembre non c’è nulla che io possa fare per rinsavire. In realtà le mie sono parole di circostanza e la circostanza è la mancanza di argomenti. L’esame di pratica per la patente B è sempre più vicino e la sua imminenza compiace il mio sarcasmo autolesionista. Ho voglia di prendere un aereo per andare a passare una settimana o due da qualche parte. Mi piacerebbe rivedere le spiagge caraibiche e non escludo di mettermi in fila al check-in con un bagaglio leggero e un biglietto dell’Air France. Spero di partire con la mia mano sinistra e con il mio migliore amico invisibile.

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23
Lug

Forma criptica e sostanza retorica

Pubblicato domenica 23 Luglio 2006 alle 06:24 da Francesco

Quando cammino lontano dalle luci trovo sempre un fuoco fatuo ad aspettarmi vicino a un incrocio. Intasco interessi preliminari, parole informali e aspettative minuscole, ovvero sostanze che qualche volta si dissolvono nell’etere senza che nessuno se ne accorga. Ho visto di rado proroghe esistenziali per il desperado di turno che ambisce a riprendere in mano le occasioni perse. I riscontri positivi non sono risultati elitari, ma a volte il corso degli eventi rende più arduo il loro raggiungimento. L’impegno e la costanza non hanno sempre un giusto compenso, ma questo è normale. È difficile tenere in piedi un castello di carte a seguito di un terremoto. Sono consapevole della banalità parziale delle mie parole, ma questa accozzaglia di frasi mi serve per fare un po’ di manutenzione alle sfumature fataliste del mio pensiero. Sono contento di non conoscere i piaceri (o consolazioni?) apparenti dell’alcol e della nicotina: non potrei mai farmi le seghe con i sensi annebbiati! Non ho mai provato gli effetti delle tossicodipendenze di Stato e mi ritengo fortunato. Non invidio i collezionatori di anfetamine né i tabagisti che chiedono brown sugar per il caffè. Mi chiedo se esista veramente qualcosa di più lisergico della realtà. Forse lo scopo delle droghe è cercare di rendere verosimile una realtà allucinogena. Non mi piace il puzzo emanato dai vizi degli autolesionisti, invece mi entusiasma l’odore di un asciugmano bianco alle sei di mattina. Divago ed esco dal seminato perché le mie parole amano andare per i cazzi loro.

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22
Lug

Running for nothing

Pubblicato sabato 22 Luglio 2006 alle 06:49 da Francesco

Penso che il benessere psichico possa essere coadiuvato dal benessere fisico ed è per questo motivo che cerco sempre di correre con più foga quando tutt’intorno si annerisce. Alcuni pseudointellettuali hanno sempre cercato di minimizzare l’importanza del corpo, ma non ho mai condiviso le posizioni di questi detrattori della fisicità. Certe volte non rimane che correre e penso che in quei momenti un corpo allenato e sano sia indispensabile per superare con meno difficoltà gli eventi nefasti. Sono sensazioni di fatica metafisica quelle ottenute con una corsa che trascende le proprie possibilità e penso che esse si ottengano poco prima che i crampi facciano lo sgambetto o che l’ossigeno si accasci lungo le vie respiratorie. Questa notte Rai Tre ha ritrasmesso le immagini del G8 avvenuto a Genova nel 2001. Mi sarebbe piaciuto partecipare come spettatore alla guerriglia urbana tra polizia e black bloc. Spero che nuovi atti di inutile violenza accompagnino nuovi summit e mi auguro di presenziare a tali eventi per dilettarmi con la vista, con una macchina fotografica o con una piccola telecamera. Voglio vedere dal vivo le fronti insanguinate e le camionette, voglio inalare involontariamente la fragranza dei lacrimogeni e voglio correre come un bambino spensierato tra le strade messe a ferro e fuoco. Voglio udire gli stupidi cori dei no global e seguire con lo sguardo le manganellate gratuite dei celerini. Desidero tutto questo perché sono un esteta qualunquista che apprezza gli scontri tra l’incoerenza della pace violenta e la democrazia in assetto antisommossa. Per me questi avvenimenti sono dei grandi carnevali in cui il rosso nostalgico sfoggia insieme al rosso zero positivo, in cui non ci sono carri, ma solo furgoni cellulari pieni di persone in maschera con le manette ai polsi. Voglio correre per nulla in uno scenario come questo.

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21
Lug

Il grande caldo

Pubblicato venerdì 21 Luglio 2006 alle 00:56 da Francesco

Il caldo uccide ogni movimento diurno e solo la notte offre un po’ di tregua contro le massime. L’effetto serra sorride e sbircia il sudore delle ombre dal buco dell’ozono. Durante il giorno solo chi è in grado di camminare sui carboni ardenti può affrontare l’asfalto a piedi nudi. La piccola crosta che si trova sulla mia gamba si scioglie continuamente e cola fino alla caviglia come se fosse della resina su un albero. In questo periodo gli ormoni di molte persone sono degli hooligans ubriachi, tranne i miei che hanno la stessa vivacità di un novantenne malato di alzheimer. Odio l’aria condizionata e la evito ogni volta che posso. Non ho ventilatori o ventagli per contrastare le vampate di caldo soffocante che talvolta mi circondano minacciosamente. Sorsi di acqua, Gatorade e thè freddo mi permettono di sopportare con facilità questa stagione conflagrata. Aspiranti piromani ingaggiati da aspiranti latifondisti impegnano vigili del fuoco bardati pesantemente. In questo periodo alcune donne sentono il bisogno di fare le zoccole, ma spesso non hanno il corpo per farlo e devono ricorrere a quintali di trucco e a pochi centimetri di stoffa per illudersi di essere delle dark ladys; in questo periodo alcuni uomini sentono il bisogno di fare i puttanieri, ma spesso non hanno il denaro per farlo e devono ricorrere ad atteggiamenti con i quali si ridicolizzano e a profondi esercizi di respirazione per trattenere i loro ventri invernali ingranditi dall’alcol e dalla pasta di ma’. È appena iniziato il ventuno di luglio e Raekwon mi fa compagnia con “Wisdom Body”.

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